Vedi DRUSO MAGGIORE dell'anno: 1960 - 1994
DRUSO MAGGIORE (v. vol. III, p. 184)
Recenti studi hanno contribuito a una messa a punto dei dati relativi all'iconografia di questo personaggio che ebbe notevole ruolo nelle vicende della casa imperiale giulio-claudia.
Alla sua morte, gli furono tributati grandi onori tra cui l'erezione di statue in templi e in aree pubbliche, come lascia riconoscere il testo della Lex de honoribus Germanici Caesaris (AE, 1984, 508 II b 9-10), una legge a noi pervenuta in vari esemplari mutili, relativa alle onoranze rese al figlio, il principe T. Julius Germanicus Caesar. Un tumulus honorarius (parzialmente conservato) venne eretto presso il Reno, a Mogontiacum, e presso di esso le truppe svolgevano annualmente una decursio.
Successivamente, nel 19-20 d.C., gli venne decretata un'imago clipeata da porre, assieme a quella del figlio, nella biblioteca presso il Tempio di Apollo Palatino, al di sopra delle colonne del baldacchino posto a protezione del simulacro di Apollo (AE, 1984, 508 II c 15).
La sua immagine è stata tramandata da una serie piuttosto omogenea di ritratti. Una caratteristica costante è rappresentata dalla chioma: i capelli sono pettinati in avanti in una lunga frangia simmetrica, che si apre al di sopra dell'occhio sinistro.
Sulla base di osservazioni stilistiche, si possono tuttavia distinguere all'interno della serie tre gruppi principali: un primo mostra notevoli analogie con l'iconografia di Augusto e potrebbe essere stato realizzato durante il principato di quest'ultimo; un secondo, noto da almeno dodici esemplari provenienti da vari centri d'Italia e dell'impero, mostra convergenze con le immagini di Tiberio e probabilmente venne creato durante il suo regno; un terzo è vicino all'iconografia dell'imperatore Claudio, figlio dello stesso Druso Maggiore.
Bibl.: L. Fabbrini, Il ritratto giovanile di Tiberio e la iconografia di Druso Maggiore, in BdA, XLIX, 1964, p. 315; ead., Addenda iconografica. Tre nuove attribuzioni per la iconografia di Druso Maggiore, ibid., LH, 1967, pp. 67-69; Ζ. Kiss, L'iconographie des princes julio-claudiens au temps d'Auguste et de Tibère, Varsavia 1975, pp. 86-97; H. Jucker, Die Prinzen auf dem Augustus-Reliefs in Ravenna, in Mélanges d'histoire ancienne et d'archéologie offerts à Paul Collari (Cahiers d'archéologie romande, 5), Losanna 1976, pp. 260-267, nota 140; K. Fittschen, Katalog der antiken Skulpturen in Schloss Erbach, Berlino 1977, p. 43, nota 16; W. Trillmich, Familienpropaganda der Kaiser Caligula und Claudius. Agrippina Maior und Antonia Augusta auf Münzen, Berlino 1978, pp. 69-77; Κ. Fittschen, P. Zanker, Katalog der römischen Porträts in den Capitolinischen Museen und der anderen Kommunalen Sammlungen der Stadt Rom, I, Magonza 1985, pp. 27-29; Η. M. v. Kaenel, Münzprägung und Münzbildnis des Claudius, Berlino 1986, pp. 12-14, 57, 72; K. de Kersauson, Musée du Louvre. Catalogue des portraits romains, I. Portrait de la République et d'époque iulio-claudienne, Parigi 1986, pp. 62-63; D. Böschung, Römische Glasphalerae mit Porträtbusten, in BJb, CLXXXVII, 1987, pp. 208-221; M. Fuchs, in M. Fuchs, P. Liverani, P. Santoro, Il teatro e il ciclo statuario giulio-claudio, Roma 1989, pp. 65-66; A. Giuliano, I cammei delle collezioni medicee del Museo archeologico di Firenze, Roma-Milano 1989, p. 238; A. Massner, Nicht Germanicus, sondern Drusus Maior über spiegelbildliche Repliken iulisch-claudischen Prinzen und Kaiserporträts, in AntK, XXXIV, 1991, pp. 116-126.
Per il tumulus di Magonza: Η. Bellen, Des Drususdenkmal apud Magontiacum und die Galliarum civitates, in JbZMusMainz, XXXI, 1984, p. 385 ss.; H. G. Frenz, Drusus Maior und sein Monument zu Mainz, ibid., XXXII, 1985, p. 394 ss.