DU PLESSIS
. Famiglia francese, che deve il suo maggior lustro al Richelieu. La rapida ascesa di essa nel sec. XVI indusse alcuni storici a porne in dubbio l'antichità. Nondimeno può ritenersi assodato che, dalla fine del sec. XII, una famiglia di piccoli feudatarî dei baroni d'Angles e, mediatamente, del vescovo di Poitiers, aveva preso il nome da una tenuta nel Poitou meridionale chiamata Le Plessis. Durante il regno del re Filippo Augusto Guillaume Du Plessis è ricordato col titolo di varlet che è un grado inferiore della gerarchia feudale. I suoi discendenti seguirono le sorti della casa di Lusignano e combatterono a Cipro col celebre Guido. Subirono anche l'attrazione del regno d'Inghilterra e Pierre Du P. corse rischio di essere diseredato dal padre suo nel sec. XIV per essersi messo al servizio inglese. Il ramo dei Du P. discendente da lui, che è il primogenito e va nella storia col nome dei Signori des Breux, fu da quel punto oscurato dall'altro ramo, derivato dal fratello secondogenito di Pierre, Sauvage, favorito dal padre per la sua lealtà alla corona di Francia, e capostipite del ramo dei Du P. de Richelieu. La signoria di Richelieu, terra del basso Poitou, entrò nella casa dei Du P. col matrimonio di Geoffroy con Perrine Clérembault, sorella dell'ultimo feudatario di Richelieu, Louis Clérembault. François, figlio di Geoffroy, ereditò dallo zio la terra fortificata di Richelieu, e la carica di écuyer tranchant della regina. Suo figlio François III sposò la figlia di Guyon le Roy, vice ammiraglio di Francia al tempo del re Francesco I e fondatore del porto di Le Havre. Grande rinomanza di valore e di crudeltà si guadagnarono due figli cadetti di Francesco III (specialmente il minore Antoine, detto il Monaco) battagliando nelle guerre d'Italia e in quelle di religione, in cui seguirono generalmente il partito dei Guisa. Louis, loro fratello maggiore e capo della casa, aveva sposato una Rochechouart, ma morì giovane e il suo primogenito Louis fu ucciso giovanissimo in una rissa. L'omicida fu a sua volta ammazzato dal secondogenito dei Du P. Francois IV, costretto quindi a rifugiarsi in Inghilterra e poi in Polonia presso il futuro re Enrico III col quale rimpatriò. Il re mostrò a Francesco IV la propria riconoscenza e nel 1578 gli affidò la carica di grand prevôt. Dal canto suo il Du P. trasse in salvo il re alla Porta della Conference quando volle uscire da Parigi insorta ed egli stesso arrestò poi Jacques Clément, dopo che questi ferì mortalmente il sovrano. Uno dei primi fra i gentiluomini cattolici, il Du P. riconobbe re Enrico IV e lo seguì nelle battaglie precedenti all'assedio di Parigi, dove morì il 10 luglio 1590. Da lui nacque Armand-Jean che fu poi vescovo di Luçon: il famoso cardinale (v. richelieu). Il fratello suo Alphonse-Louis (1582-1653), era stato prima di lui vescovo di Luçon e, ceduta quella sede al futuro ministro, si era fatto certosino. Il fratello, vent'anni dopo, lo fece arcivescovo di Aix, indi di Lione. Alfonso, cardinale dal 1629, si segnalò in ripetute missioni presso la Santa Sede. Françoise Du P., la maggiore delle sorelle del Richelieu, sposò Réné de Vignerod signore di Pont-Courlay e al nipotino di lei, Armand-Jean de Vinerod, il Richelieu trasmise il nome e lo stemma dei Du Plessis.
Bibl.: Fondamentale per la storia de Du Plessis è l'opera di A. Duchesne, Histoire généalogique de la maison Du Plessis de Richelieu, Tourangeau 1631. Cfr. G. Hanotaux, Histoire du cardinal de Richelieu, Parigi 1896.