Dubbioso
" Che dubita ", " incredulo ", " scettico ": In Cv III VII 16 con ciò sia cosa che... molti siano sì ostinati che di... miracoli per alcuna nebbia siano dubbiosi, e non possano credere miracolo alcuno sanza visibilmente avere di ciò esperienza. Detto di desideri che non siano ancora ben chiariti alla propria coscienza, vale " colmi d'incertezze ", " accompagnati da dubbi ", In If V 120 al tempo d'i dolci sospiri, / a che e come concedette amore / che conosceste i dubbiosi disiri?; per il Boccaccio: " chiama dubbiosi i desiderii degli amanti, per ciò che quantunque per molti atti appaia che l'uno ami l'altro e l'altro l'uno, tuttavia suspicano non sia così, come a lor pare, insino a che del tutto discoperti e conosciuti sono ". Nella Vita Nuova l'aggettivo compare due volte, nel senso di " oscuro ", " di difficile interpretazione ", e quindi " che potrebbe ingenerare dubbi, incertezze ": in XII 7 questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte più dubbiosa (D. rimanda al cap. XXV nel quale in effetti dimostra che la personificazione di Amore finora usata è una licenza poetica), e XIV 14 Vero è che tra le parole dove si manifesta la cagione di questo sonetto [cioè Con l'altre donne mia vista gabbate], si scrivono dubbiose parole, cioè quando dico che Amore uccide tutti li miei spiriti, e li visivi rimangono in vita, salvo che fuori de li strumenti loro. V. anche DUBITOSO.