dubio
L'aggettivo è adoperato una sola volta, in rima con ubi E Cherubi, in Pd XXVIII 97, riferito ai pensier dubi ' di D., e vale " dubbioso ", " incerto ": il poeta è infatti ansioso di conoscere l'ordinamento delle gerarchie angeliche, su cui diverse e discordanti erano le opinioni dei teologi e dei dottori.