Modena, ducato di
Signoria fondata dal marchese Obizzo d’Este, già signore di Ferrara, che nel 1288, legò agli Estensi la storia di questa città. Morto nel 1293 Obizzo II, il figlio Azzo VIII non poté mantenere la signoria, che solo nel 1336 tornò agli Estensi; da allora vi si succedettero, estendendo nel 1409 con Niccolò III il loro dominio su Reggio, finché con Borso ebbero nel 1462 il titolo ducale per M. e nel 1471 anche per Ferrara. Dopo averle temporaneamente perdute nella lotta con la Chiesa, Alfonso I recuperò Reggio (1523) e M. (1527), divenuta, per la famosa Accademia modenese (sciolta poi per sospetti di collusione con la Riforma), uno dei maggiori centri culturali d’Italia. Estintosi il ramo principale della famiglia con la morte di Alfonso II (1597), il cugino di questo, Cesare, succedutogli per designazione testamentaria, essendo stato costretto a lasciare Ferrara alla Chiesa (1598), fece di M. la capitale del ducato e vi trasportò l’archivio di famiglia, il museo e la biblioteca. Al ducato, così ridotto, si aggiunsero nel 1599 la signoria di Sassuolo, con Francesco I il principato di Correggio, con Rinaldo il ducato della Mirandola e la contea di Novellara. Dopo il governo, attivissimo, di Francesco III e quello di più prudente amministrazione del figlio Ercole III che, sposando la duchessa Maria Teresa Cybo-Malaspina, aveva aggiunto al ducato di M. e Reggio quello di Massa e Carrara, il dominio estense fu incorporato dal 1796 nelle creazioni politiche francesi e poi napoleoniche. Con la Restaurazione, essendosi nel frattempo estinto il ramo maschile estense, il ducato di M. passò a Francesco IV, figlio dell’arciduca austriaco Ferdinando e di Maria Beatrice, figlia di Ercole III d’Este e duchessa di Massa; alla morte di quest’ultima (1830) Massa e Carrara, per diritto di devoluzione, passarono al duca di M., che all’inizio del 1848 ebbe anche il ducato di Guastalla, Fivizzano e parte dei territori del Parmigiano. Gli avvenimenti del 1859 e il plebiscito del 1860 cancellarono il ducato, con annessione dei suoi territori al regno d’Italia.