ALBERTI, Duccio
Figlio di Lapo di lacopo, fu socio della compagnia "Alberto di lacopo del Giudice e compagni". Fu console di Calimala nel 1328 e nel 1330 e della Zecca per l'arte di Calimala nel 1329 e nel 1334. Nel 1331 fu sindaco per la lega di Toscana contro Giovanni di Boemia. Fu priore dal 15 febbr. al 14 apr. 1333; nello stesso anno fu ambasciatore a S. Miniato al Tedesco; nel 1334 ufficiale della Moneta (come tale aveva usato per contrassegno del fiorino una testa di bove e la croce gigliata), arbitrò in questioni di confini tra S. Gimignano e Poggibonsi e fu poi, a Pistoia per sedare le liti tra gif Spadi e i Sadogi. Nel 1335 si recò a Venezia a svolgere le trattative per l'alleanza contro Mastino della Scala. Morì nella battaglia della Brenta (1336) e la sua salma, portata a Venezia, fu sepolta nella cappella di S. Francesco ai Frari. Fu sua moglie Lisa di Doffo Spini, da cui ebbe Cipriano, Filippo, Doffo, Donato e Luigi. Il personaggio ha un'importanza particolare, per il suo Libro delle possessioni comuni col fratello Alberto, pubblicato nel 1952, di vivissimo interesse per la storia economica.
Fonti e Bibl.: I Libri degli Alberti del Giudice, a cura di A. Sapori, Milano 1952, pp. LXXXVIII, 139-161; L. Passerini, Gli Alberti di Firenze, 1, Firenze 1869, pp. 157-159.