HERSCHBACH, Dudley Robert
Chimico-fisico statunitense, nato a San José (California) il 18 giugno 1932. Dopo studi alla Stanford University in matematica e fisica, ha conseguito il PhD in chimicafisica (1958) ad Harvard, dove è stato ricercatore (1957-59). Assistente e professore associato alla Berkeley University (1959-63), dal 1963 è professore di Chimica ad Harvard.
Nel 1986 gli è stato assegnato il premio Nobel per la chimica (condiviso con Y. Lee e J. Polanyi) per i "contributi riguardanti la dinamica dei processi chimici elementari". Queste ricerche sono fondamentali per la comprensione delle reazioni chimiche; i ricercatori premiati hanno utilizzato nei loro studi tecniche diverse: raggi, o fasci, molecolari (H. e Lee), chemiluminescenza nell'infrarosso (Polanyi).
Quando due molecole si urtano non sempre danno origine a una reazione, e ciò dipende dallo stato energetico (totale, vibrazionale, rotazionale, ecc.) delle molecole. Lo studio della dinamica delle reazioni è estremamente complesso: occorrerebbe poter operare su singole molecole, invece in un fluido le molecole presenti si muovono con velocità e direzione differenti. La tecnica di H. consiste nell'usare fasci di molecole che nel vuoto si muovono linearmente. Se due di tali fasci formati dalle molecole reagenti s'incrociano, la reazione si effettuerà nel punto d'incontro dei raggi; il prodotto di reazione che si dirige lateralmente può essere rilevato a mezzo di un opportuno detector e fornire una serie di utili parametri: velocità relative dei reagenti e del prodotto, stato energetico (totale, vibrazionale, rotazionale), stato elettronico, orientazione relativa, ecc. Dalla conoscenza di questi parametri si possono ricavare le condizioni per la rottura dei legami dei reagenti e per la formazione dei nuovi.
Le prime reazioni studiate comprendevano atomi e/o sali alcalini perché il prodotto di reazione, ionizzabile, poteva essere rilevato da un detector formato da un filo metallico caldo, condizione molto limitativa, superata dalla collaborazione fra H. e Lee che introdusse come detector uno spettrografo di massa di elevata sensibilità, che consentiva di studiare un ampio spettro di reazioni contenenti atomi diversi. Per le ricerche effettuate H. ha ottenuto numerosi riconoscimenti, oltre al premio Nobel. Ha pubblicato le sue ricerche su riviste specializzate quali Journal of Chemical Physics, Advances in Chemical Physics, ecc.