DUPUYTREN, Guillaume, barone
Fu il più celebre chirurgo francese del principio del sec. XIX. Nato il 3 ottobre 1777 a Pierre-Buffière presso Limoges, morì a Parigi l'8 febbraio 1835. Nel 1802 era chirurgo all'Hôtel-Dieu, dove nel 1808 era nominato chirurgo-capo aggiunto e nel 1815 chirurgo-capo, dopo aver già ottenuto per concorso, nel 1812, la cattedra di chirurgia operativa. Le sue Leçons orales de clinique chirurgicale faites à l'Hôtel-Dieu (4 voll., Parigi 1830-34) ebbero grande successo e traduzioni in varie lingue (trad. it., Firenze 1834). Immaginò molteplici metodi operativi: per la cateratta, per la resezione. della mandibola, per la cura del labbro leporino, per la litotomia perineale, per la cura dell'ano artificiale con speciale enterotomo, per la cura del varicocele, delle emorroidi, per le amputazioni, ecc. La legatura delle grandi arterie fu da lui largamente praticata. Portano tuttora il suo nome la retrazione dell'aponeurosi palmare, la frattura bimalleolare, l'esostosi dell'alluce. Molto s'occupò delle ferite d'arma da fuoco (cfr. Marx e Paillard, Traité des blessures par armes de guerre, redigé aprés les leçons de D., voll. 2, Parigi 1834).
Malattia di Dupuytren. - Contrattura flessa delle prime due falangi delle ultime quattro dita della mano, spesso bilaterale, determinata da retrazione dell'aponeurosi palmare; il Dupuytren nel 1832 ne ha dato l'esatta interpretazione patogenetica su base anatomica, ma ne resta ancora oggi oscura la vera causa (traumatica, nervosa centrale, discrasica?). Sogliono inizialmente essere colpiti dalla retrazione i fascicoli aponeurotici del lato ulnare della palma; e anzi spesso incomincia a contratturarsi l'anulare prima del mignolo, mentre sulla palma della mano la pelle va rendendosi sempre più strettamente aderente alla sottostante aponeurosi, tesa come corda. Per lungo tempo desmogena, la malattia, evolvendo, determina retrazioni in superficie e finalmente anche a carico delle sottostanti guaine e dei tendini. Con l'addossamento delle dita alla palma la malattia di Dupuytren provoca una grave minorazione, limitando l'attitudine prensile della mano fino ad abolirla.
La cura radicale di tale malattia è l'aponeurectomia totale (eventualmente seguita da plastica cutanea) che ha dato buoni risultati, specialmente quando fu praticata prima che le alterazioni sconfinassero dall'aponeurosi. Di recente è stata vantata l'efficacia curativa della radioterapia, a cui sarebbe quindi legittimo di ricorrere prima che alla cura chirurgica.
Bibl.:A. Vidal, Essai historique sur Dupuyhten, ecc., Parigi 1835.