Teologo (Saint-Pourçain-sur-Sioule, Allier, tra il 1270 e il 1275 - Meaux 1334 circa). Domenicano, nel 1312 maestro di teologia a Parigi; fu lector sacri palatii ad Avignone. Anteriore al 1308 è la prima redazione del Commento alle Sentenze - fortemente antitomista - che modificò (in partic. libri 2-4) dopo il Capitolo generale dei domenicani a Saragozza nel quale Tommaso d'Aquino fu proclamato dottore dell'ordine; tuttavia il capitolo di Metz (1313) condannò le dottrine di D. poi specificate (1314) in una lista di 91 proposizioni; D. scrisse in difesa le Excusationes; più tardi (tra il 1314 e il 1317) fu condannata una più ampia lista di sue tesi antitomistiche. Nominato vescovo di Limoux (1317), poi di Puy (1318) e di Meaux (1326), D. pose mano a una terza redazione del suo Commento. È autore, tra l'altro, di Quaestiones disputatae e di Quodlibeta.