durazione
Nel senso di " durata ", " prolungamento nel tempo ", è usato in Cv III I 7 La seconda ragione fu lo desiderio de la durazione di questa amistade, per esprimere il concetto che nell'esigenza di durata dell'amicizia, ossia, etimologicamente, dell'amore per la Donna gentile (cioè la filosofia) egli pone una delle ragioni di voler parlare di questa donna ed esaltarne le virtù, in quanto ravvisa in ciò l'unico mezzo per adeguarsi all'altezza di lei e soddisfare così alla condizione postulata da Aristotele (Eth. nic. IX 1) perché l'amicizia si conservi e diventi stabile, duratura. Non dissimile l'accezione del termine in Cv III VIII 18 le connaturali [passioni], lo principio de le quali è la natura del passionato, tutto che molto per buona consuetudine si facciano lievi, del tutto non se ne vanno quanto al primo movimento, ma vannosene bene del tutto quanto a durazione, cioè le passioni connaturate, pur potendosi molto attenuare, non si eliminano del tutto quanto ai moti istintivi, ma si eliminano " quanto al perdurare come consuetudine o abito cattivo " (Busnelli-Vandelli).