DÜSSELDORF (A. T., 53-54-55)
Città della Germania (Provincia Renana), la decima per numero d'abitanti essendo compresa tra Francoforte e Hannover, sulla destra del Reno, 39 m. s. m., tra Colonia (a sud) e Duisburg (a nord), in zona pianeggiante presso gli ultimi contrafforti del Bergisches Land. È sorta dove il piccolo fiume Düssel (da cui ha preso il nome) confluisce nel Reno, di fronte alla penisoletta di Oberkassel, formata da un meandro del fiume, che qui è largo in media 310 m. ed è superato da due strade e da un ponte ferroviario. La città è il capoluogo di uno dei 5 distretti della Renania (5492 kmq. e 3.595.800 ab., 655 per kmq.) e, oltre ad essere un importante centro commerciale e industriale, costituisce lo sbocco e il porto principale della valle della Wupper. La Düssel, con due suoi rami, circonda in parte la zona più antica delle città (Altstadt) che ha vie strette e che era racchiusa entro bastioni abbattuti nel 1801. Essa giungeva a nord fino al Hofgarten, vasto parco posto di fronte al ponte principale sul Reno (costruito nel 1898). Due strade parallele (Königsallee e Hindenburgswall), dirette da nord a sud limitano quella che era la parte orientale della vecchia città. Un primo allargamento si è avuto intorno al 1709, un secondo (Karlstadt, con vie regolari) nel 1764, cui si aggiunsero, pure con piano regolare, la Neustadt e la Friedrichstadt (a nord), mentre invece verso l'attuale stazione ferroviaria l'allargamento non ha seguito un piano organico. A queste diverse parti della città si sono poi uniti, aumentandone lo sviluppo, numerosi sobborghi, a sud Unterbilk, a SE. Oberbilk, a E. Flingern, a N. Derendorf e sulla sinistra del Reno i centri di Nieder- e Oberkassel. Nel 1929 sono stati aggregati i comuni di Benrath e Kaiserwerth, in modo che il comune ha attualmente un'estensione di 157 kmq. Dato il recente sviluppo la città ha l'aspetto di centro moderno con numerosi parchi, strade larghe, bei palazzi. Il centro degli affari è l'Altstadt; i quartieri più signorili sono quelli prossimi al Hofgarten, al giardino zoologico e verso NE. nei pressi di Grafenberg; il ceto medio abita di preferenza a nord di Derendorf, a Bilk e a Oberkassel, mentre la parte orientale di Derendorf, Oberbilk e Flingern sono la sede di stabilimenti e di case operaie. La città aveva appena 8000 ab. nel 1780, 14 mila nel 1816; erano 95 mila nel 1880 e nel giugno 1925 ne furono contati 432.630 (in maggioranza cattolici, 129.000 evangelici e 5130 ebrei). Con le recenti aggregazioni il numero è salito a 479.340.
Il porto fluviale, sorto a O. della parte meridionale della città, consta di molti bacini tagliati in un gomito formato dal Reno; esso è stato ultimato nel 1896 e consta di 6 grandi bacini (superficie 40 ha.). Nel 1928 le importazioni hanno ammontato a tonn 1.377.477 e le esportazioni a 537.942. Data l'abbondanza di carbone nella provincia, anche l'industria, specialmente nei dintorni, ha preso grande sviluppo (fabbriche di macchine, locomotive, filati, prodotti chimici); oltre a moltissime imprese minori l'ultimo censimento industriale ha contato 14 grandi ditte con oltre 25 mila operai; le maggiori sono la Rhein-Metallwaren- und Maschinenfabrik, le Vereinigte Stahlwerke e Mannesmann- Röhrenwerke. Düsseldorf è anche un importante nodo ferroviario. Un nuovo ponte, che congiunge la città con Neuss, è stato ultimato nel 1929.
Bibl.: O. Brandt Studien zur Wirtschafts- u. Verwaltungsgeschichte der Stadt Düsseldorf im XIX Jahrhundert, Düsseldorf 1902.
Monumenti. - L'aspetto architettonico di Düsseldorf è caratterizzato dall'architettura moderna che vi ha lasciato esempî di singolare importanza (edifici per esposizioni, mercati, ecc.). Quasi tutti gli edifici antichi appartengono ai secoli XVII e XVIII, periodo di splendore artistico per Düsseldorf. Risale al sec. XIII la chiesa di S. Lamberto la cui decorazione interna di diverse epoche è eterogenea. La chiesa dei gesuiti (S. Andrea) costruita nel 1622-29 a tre navate è assai affine alla chiesa del castello di Neuburg sul Danubio, e come questa deriva dal barocco italiano, mentre tutte le altre chiese dei gesuiti renane o belghe di quell'epoca si ricollegano allo stile gotico. Nell'interno è particolarmente notevole la decorazione a stucchi di Johann Kuhn di Strasburgo (1632). Sono pure da ricordare la chiesa evangelica (1687) con due ordini di tribune in legno e il palazzo comunale, di Heinrich Tussmann (1570-1573), rinnovato nel 1749. Sulla Piazza del Mercato s'innalza la statua equestre del conte palatino Giovanni Guglielmo opera del Grupello (1703-11). Nella pittura del sec. XIX la città ebbe grande importanza con la cosiddetta scuola di Düsseldorf. L'Accademia di belle arti può considerarsi anche oggi come una delle migliori della Germania, con una ricca collezione di disegni, particolarmente delle scuole italiane (catalogo del 1929) e di pitture. Un'altra galleria di quadri si trova nel museo civico. (V. tavv. LXI e LXII).
Bibl.: H. Müller-Schlösser, Das schöne D., Düsserldorf 1911-12; H. Stolz, D., Lipsia 1914, 2ª ed. 1925; H. A. Lux, D., Düsseldorf 1925; G. Dehio, Handb. d. deutschen Kunstdenkm., V, Berlino 1928, pp. 107-108.
Storia. - Il nome del villaggio appare per la prima volta in un documento del papa Adriano IV dell'anno 1159. Verso la fine del sec. XII esso venne in possesso del conte di Berg. Modesto villaggio peschereccio, ricevette nel 1288 le franchigie di città dal conte Adolfo von Berg, durante la sua lotta con l'arcivescovo di Colonia, e divenne la capitale dei principi di Berg alla fine del sec. XIV. I Berg vi portarono anche un posto di dogana, il che fece accrescere la sua partecipazione al commercio e alla navigazione renana. La Riforma penetrò dapprima nel Seminarium reipublicae (ginnasio), fondato nel 1545, di cui il rettore Giovanni Monheim, sul principio partigiano di Erasmo, inclinò più tardi verso la dottrina di Lutero. Solo dopo che il ducato di Berg fu ceduto in eredità alla casa Palatina-Neuburg, che aveva riabbracciato il cattolicesimo, vi fu di nuovo ristabilita l'antica religione, sotto il conte palatino (Pfalzgraf) Volfango Guglielmo (1614-53), col sostegno dei gesuiti; si conservarono però alcune comunità luterane e riformate. Il conte palatino Giovanni Guglielmo (1679-1716) raccolse nel castello di Düsseldorf il patrimonio artistico palatino (a cominciare dai quadri di Rubens), dando principio a una galleria d'arte, che nel 1805 fu trasportata, per timore dei Francesi, a Monaco di Baviera, e che ora forma la parte fondamentale dell'antica pinacoteca. Ai tempi di Napoleone la città fu definitivamente separata dal Palatinato-Baviera ed elevata a capitale del granducato di Berg sotto Gioacchino Murat nel 1806. Il congresso di Vienna la assegnò alla Prussia: fu posta a capo di un distretto governativo e fatta sede del Parlamento per la provincia del Reno. Nella prima metà del sec. XIX, Düsseldorf, patria di Enrico Heine, ebbe importanza soprattutto come città artistica. Nel 1819 il governo prussiano reintegrò sotto la direzione di Pietro Cornelius l'Accademia di belle arti, fondata nel 1767 dal principe elettore Carlo Teodoro. L'accademia fu, come si è detto, uno dei centri propulsori della pittura romantica in Germania, e il pittore più importante che da essa sia uscito fu senza dubbio Alfredo Rethel. Fra i poeti e musicisti, che in questo periodo lavorarono a Düsseldorf, vanno nominati Immermann e Grabbe, Mendelssohn e Schumann.
Bibl.: Fonti per i tempi più antichi: Th. I. Lacomblet, Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, I-IV, Düsseldorf 1840-58. Periodici: annalen des historischen Vereins für den Niederrhein, Colonia 1855 segg.; Zeitschrift des bergischen Geschichtsvereins, Bonn 1863 segg. Vedi inoltre: I. Th. Brosius, Annales Juliae Montiumque comitum, I-III, Colonia 1703; Gesch. der Stadt Düsseldorf, Festschrift zum 600-jährigen Jubilaum, Düsseldorf 1888; F. Lau e O. Most, Gesch. der Stadt Düsseldorf, I, II, Düsseldorf 1921.