e-cheating
<i čìitiṅ> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Trasgressione delle regole etiche, esplicitamente definite o implicite, attraverso l'uso di Internet e di dispositivi elettronici. Il termine è utilizzato in particolare per l’inosservanza con fini di alterazione della normale competizione in ambito scolastico e universitario, con riferimento soprattutto all'atto del copiare, ma è applicabile a tutti gli ambiti, incluso quello della rottura della fedeltà nel rapporto sentimentale tra persone, specie attraverso l'uso dei social network. L'e-cheating non è da confondere con il riutilizzo e l'interpretazione di contenuti in rete, se effettuati in modo esplicito e con citazione delle fonti; si riferisce invece alla pratica scorretta di esimersi dal compito e dalla valutazione paritaria di classe-gruppo, traendo vantaggio dall'uso di lavori altrui. I lavori di ricerca svolti su questo fenomeno sostengono che l'azione più utile che possono svolgere gli insegnanti è sul fronte dell'etica piuttosto che del controllo, anche per non limitare e penalizzare l'uso dei metodi di formazione a distanza.