e converso
Locuzione latina, che vale " all'inverso ", " viceversa ". Compare in Cv IV Le dolci rime 104, ed è ripresa e spiegata nello stesso trattato: Dico dunque: Sì com'è 'l cielo dovunqu'è la stella, e non è questo vero e converso, cioè rivolto, che dovunque è cielo sia la stella, così è nobilitade dovunque è vertude, e non vertude dovunque nobilitade (XIX 5). Con lo stesso significato, la locuzione ricorre anche alcune volte nelle opere latine (cfr. per es. Mn I VI 1 e 2, XI 16, ecc., VE II I 1, ecc.). Cfr. inoltre l'Ottimo, nel commento a If XXV 102: la " disposizione di materia... ch'era... disposta a ricevere le alterazioni umane... la converto in disposizione disposta a ricevere le alterazioni serpentine; e così e converso, di serpentine umane ".