e-inclusion <i inklùu ʃ̌n> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Espressione (letter. inclusione elettronica) affermatasi nel lessico istituzionale europeo per riferirsi alle politiche e alle azioni orientate a realizzare una società dell’informazione per tutti. In generale, la finalità degli interventi sollecitati dall’Unione Europea in questo ambito è favorire la partecipazione di tutti (individui e collettività) alla società dell’informazione, anche in situazioni di svantaggio sociale o personale. L’inclusione digitale viene indicata infatti come una condizione necessaria per garantire l’equità e la giustizia sociale, in quanto l’impossibilità di accedere alle risorse digitali può avere conseguenze negative per lo sviluppo personale in termini di opportunità lavorative e partecipazione. Essa è anche indispensabile per le collettività allo scopo di favorire la crescita economica e ridurre i costi dell’esclusione sociale. I destinatari delle azioni previste da questi programmi sono costituiti prevalentemente da soggetti a rischio di esclusione e da coloro che non utilizzano le ICT (Information and communication technology), non beneficiando così dei vantaggi potenziali delle tecnologie per un miglioramento della qualità della vita. Queste persone sono state principalmente individuate tra anziani, disabili e minoranze culturali. Tra gli obiettivi indicati come auspicabili per la messa a punto di interventi volti a favorire l’e-inclusion vengono annoverati: colmare il divario in materia di accesso tecnico a Internet e alle infrastrutture tecnologiche, sia a livello individuale che di intere aree geografiche; promuovere iniziative formative per lo sviluppo di competenza digitale, ossia di capacità non solo tecniche ma critico-cognitive ed etico-sociali per un uso consapevole ed efficace dei servizi basati sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione); favorire un utilizzo di Internet e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per un’ampia varietà di attività dalla formazione al tempo libero, dal lavoro ad attività civiche e sociali.