Statista irlandese (New York 1882 - Dublino 1975). Attivista per l'indipendenza irlandese, fu primo ministro e presidente della Repubblica d'Irlanda (1959-73).
Figlio di uno spagnolo e di una irlandese, militante fin dai primi del Novecento nel movimento nazionalista irlandese, partecipò all'insurrezione antibritannica della Pasqua 1916. Imprigionato fino al 1917, fu eletto in quell'anno presidente del Sinn Fein. Nuovamente arrestato nel 1918 e deportato in Inghilterra, dopo la vittoria del Sinn Fein nelle elezioni del dic. 1918 e la dichiarazione dell'indipendenza dell'Irlanda (genn. 1919) da parte del neocostituito Dail Eireann (Parlamento irlandese), fu eletto presidente di quest'ultimo. Evaso dal carcere inglese (febbr. 1919) e fuggito negli USA, rientrò in patria nel 1921, dopo l'apertura dei negoziati con la Gran Bretagna, ma rifiutò il trattato di pace imposto da questa in dicembre (che sanciva la divisione dell'isola e lo status di dominion dell'Irlanda del Sud), dimettendosi dalla presidenza dopo la sua approvazione da parte del Dail (genn. 1922), e nella successiva guerra civile (1922-23) guidò la resistenza repubblicana contro il governo di Dublino. Rientrato in Parlamento nel 1927, alla testa del Fianna Fail (da lui fondato un anno prima), dopo la vittoria elettorale di questo partito nel 1932 divenne primo ministro avviando una politica di progressivo sganciamento dell'Irlanda del Sud dalla Gran Bretagna, che avrebbe trovato conferma nella costituzione repubblicana del 1937, nella neutralità durante la seconda guerra mondiale e infine nell'uscita dal Commonwealth (1949). Rimasto alla guida del governo fino al 1948, De V. esercitò un peso considerevole nell'edificazione del nuovo stato, riaffermando nella costituzione da lui promossa l'obiettivo della riunificazione dell'Irlanda. Ancora primo ministro dal 1951 al 1954 e dal 1957 al 1959, fu eletto in quell'anno presidente della repubblica mantenendo tale carica fino al 1973.