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EBEFRENIA

di Gioacchino Fumarola - Enciclopedia Italiana (1932)
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EBEFRENIA (dal gr. ἥβη "giovinezza" e ϕρήν "intelletto")

Gioacchino Fumarola

Parola coniata da K. L. Kahlbaum e da Becker nel 1871, per indicare una delle forme cliniche nelle quali fu divisa da E. Kraepelin la demenza precoce: le altre due forme sono la paranoide e la catatonica. L'ebefrenia insorge quasi sempre nella pubertà; i sintomi iniziali passano spesso inosservati o vengono considerati come segni di nevrastenia o d'isteria; progressivamente il quadro clinico s'aggrava: s'alternano stati d'eccitamento a notevoli depressioni dell'umore; insorgono idee deliranti assurde, spesso collegate a fenomeni allucinatorî; compaiono negativismo ostinato, apatie invincibili, scatti impulsivi, manierismi nell'eloquio e nei movimenti. Sintomo dominante è la dissociazione mentale, cioè la mancanza assoluta di coordinazione logica fra le varie idee, e fra queste e le conseguenti manifestazioni emotive e fattive (v. schizofrenia). Anche attraverso remissioni, talvolta d'una certa durata, l'insieme dei sintomi diventa sempre più ricco, il malato si rende completamente estraneo alla vita reale e si ha la demenza, fine quasi costante della sindrome ebefrenica (secondo Kraepelin nel 75% dei casi). I segni morbosi talvolta invece regrediscono in alcuni soggetti, i quali pur restando apatici, misantropi, stravaganti, possono praticamente seguitare a vivere nella società. Le forme attenuate dell'ebefrenia costituiscono le cosiddette sindromi eboidi, appareiuemente non gravi, ma assai difficilmente guaribili.

Vedi anche
schizofrenia Termine, coniato da E. Bleuler, che fa riferimento alla caratteristica essenziale di un vasto gruppo di psicosi il cui fenomeno psicopatologico fondamentale è costituito da un processo di disgregazione (dissociazione) della personalità psichica; questo processo si traduce in gravi disturbi della strutturazione ... paranoia In psichiatria, secondo il Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM IV Text Revision, 2000), psicosi caratterizzata da «diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri (tanto che le loro intenzioni vengono interpretate come malevole), che iniziano nella prima età adulta ... sintomo Nel linguaggio medico, fenomeno con cui si manifesta lo stato di malattia. I s. si distinguono in obiettivi, se possono essere percepiti da un osservatore esterno, e in soggettivi, se possono essere avvertiti solo dal paziente. Sono detti patognomonici quando sono caratteristici ed esclusivi di una determinata ... malattia Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la sua transitorietà, il suo andamento evolutivo verso un esito, che può essere la guarigione, la morte ...
Tag
  • SCHIZOFRENIA
  • NEVRASTENIA
  • ISTERIA
  • DEMENZA
  • PUBERTÀ
Altri risultati per EBEFRENIA
  • ebefrenia
    Enciclopedia on line
    Varietà di schizofrenia, propria dell’età giovanile e caratterizzata da dissociazione ideativa, apatia, indifferenza affettiva, rapida evoluzione verso un grave deterioramento globale. Il termine fu coniato nel 1871 da K.L. Kahlbaum ed E. Hecker che descrissero l’e. come sindrome autonoma. Nel 1893 ...
  • ebefrenia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Varietà di schizofrenia, propria dell’età giovanile e caratterizzata da dissociazione ideativa, apatia, indifferenza affettiva, rapida evoluzione verso un grave deterioramento globale.
Vocabolario
ebefrenìa
ebefrenia ebefrenìa s. f. [comp. del gr. ἥβη «giovinezza» e -frenia]. – Varietà di schizofrenia, propria dell’età giovanile e caratterizzata da dissociazione ideativa, apatia, indifferenza affettiva, rapida evoluzione verso un grave deterioramento...
ebefrènico
ebefrenico ebefrènico agg. [der. di ebefrenia] (pl. m. -ci). – Di ebefrenia: sindrome e.; riferito a persona (anche come sost.), che soffre di ebefrenia.
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