EBERLIN von Günzburg, Johann
Scrittore popolare tedesco e predicatore delle dottrine evangeliche, nato a Günzburg circa il 1465, morto a Wertheim nel 1532. Studiò a Basilea, poi entrò in un convento francescano a Heilbronn. Finalmente, dopo un soggiorno a Wittenberg, entusiasmato dagli scritti di Lutero, si staccò dalla Chiesa cattolica e cominciò a predicare in favore della Riforma. Nei suoi scritti, soprattutto in Fünfzehn Bundesgenossen, l'opera sua più importante, e nell'opuscolo Mich wundert, dass kein Geld im Land ist, egli cercò dapprima di riformare in modo radicale la vita ecclesiastica, politica e sociale dei suoi tempi; ma distinse presto l'abisso, che era fra le dottrine e la vita di molti evangelici, e prese cosi una via moderata. Fu pertanto avverso alla rivolta dei contadini. Visse per parecchi anni, girovagando da un posto all'altro: da Basilea a Rheinfelden, a Rotenburg, a Erfurt. Finalmente trovò rifugio presso il conte Giorgio di Wertheim, al quale dedicò il suo manoscritto Büchlein von der deutschen Nation Gelegenheit, Sitten und Gebräuche.
Le opere di E. sono state edite da Endres: J. Eberlin von Günzburg, Ausgewählte Schriften, I-III, Halle a. S. 1896-1902 (cfr. O. Clemen, in Zeitschrift für Kirchengeschichte, XXVII (1907), p. 41 segg.
Bibl.: B. Riggenbach, J. E. v. G. und sein Reformprogramm, Tubinga 1874; M. Radlkofer, J. E. v. G. und sein Vetter Hans Jacob Wehe von Leipheim, Nordlingen 1887; W. Lucke, Die Entstehung der 15 Bundesgenossen der J. E. v. G., Halle a. S. 1902; J. H. Schmidt, Die 15 Bundesgenossen des J. E. v. G., Diss., Lipsia 1900; A. Leitzmann, in Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache u. Literatur, XLIII (1918), p. 275 segg.; C. Wulkau, Das kirchliche Ideal des J. E. v. G., Halle 1922.