ebrietà
. Ricorre solo in Vn XV 5 7 per la ebrietà del gran tremore (ripreso al § 9), in accezione metaforica, e vale " temporaneo frastornamento " dei sensi e del sentire, che poi, nell'integralità della frase, indica il " tramortimento " causato dalla paura. Se nel significato di " ubriachezza " il nome non ricorre mai nella Commedia, qui, però, si trovano le voci ‛ ebbrezza ', ‛ ebbro ', ‛ inebriare ' (v.) anch'esse di valore traslato, a indicare generalmente " esaltazione piacevole dei sensi ". Nel passo citato, invece, c 'è il significato negativo di " smarrimento ".