eburro
Latinismo, per " avorio " (da ebur), che, secondo alcuni studiosi (ad es. G. Muzzi, Tre epistole latine di D., Prato 1845), si dovrebbe leggere in If XVII 63 in luogo di burro, e cioè un'oca bianca più ch'eburro; per la questione cfr. Petrocchi, ad l.