ECHINO (ἐχῖνος, echênu)
Questo termine (in greco originariamente "riccio") ebbe nell'antichità varî significati: in Atene si chiamava echino un'urna di terracotta o di metallo, in cui si deponevano gli atti processuali dopo l'istruzione. Presso i Romani indicò una specie di braccialetto e, secondo Orazio (Sat., I, 6, 117), un utensile di cucina simile a una scodella. In architettura è quell'elemento dei capitelli dorico e ionico, che ha profilo curvilineo convesso e si trova subito sotto l'abaco. Esso ci appare dapprima sulle colonne riprodotte in un affresco miceneo di Cnosso. Nel dorico arcaico ebbe un profilo molto sporgente e schiacciato che in seguito diventò sempre più alto e meno aggettante. Nel capitello ionico ebbe generalmente una curvatura simile a un quarto di cerchio e si arricchì di ornati in intaglio, di regola ovoli.