economia aperta
Economia che scambia con il resto del mondo in beni e servizi o attività finanziarie. Lo scambio di beni e servizi avviene attraverso importazioni (acquisti dall’estero) ed esportazioni (vendite all’estero). La differenza tra esportazioni e importazioni, le cosiddette esportazioni nette, dà l’ampiezza del saldo commerciale. Un Paese le cui esportazioni eccedono le importazioni è in avanzo verso il resto del mondo, e viceversa, mentre un Paese le cui importazioni superano le esportazioni deve contemporaneamente prendere a prestito dal resto del mondo in conto capitale per poter finanziare il disavanzo commerciale. La dinamica dei conti con l’estero determina ed è determinata, fra l’altro, dal tasso di cambio reale, che dipende dall’andamento del tasso di cambio nominale, vale a dire il prezzo relativo delle valute tra Paesi, e dagli andamenti relativi dell’inflazione. L’inflazione può essere definita in termini di indici di prezzi al consumo, di prezzi alla produzione, di prezzi all’esportazione o di costi unitari del lavoro. Quest’ultimo è l’indicatore di inflazione più significativo ai fini della competitività-prezzo. Un apprezzamento del tasso di cambio reale può generare un peggioramento del saldo commerciale: se i beni stranieri diventano più convenienti rispetto ai beni domestici, si verifica uno spostamento della domanda che fa aumentare le importazioni e diminuire le esportazioni, generando così un peggioramento del saldo.