economia chiusa
Sistema economico che scambia poco o per nulla con il resto del mondo, in termini sia di beni e servizi sia di attività finanziarie. Si contrappone al concetto di economia aperta (➔). In un’e. c. la domanda interna si compone di consumi e investimenti privati e di consumi e investimenti pubblici. La produzione interna va così a soddisfare unicamente la domanda interna. Ne consegue che in un’e. c. qualsiasi deficit pubblico deve essere controbilanciato da una riduzione degli investimenti o da un aumento dei risparmi privati. Un’e. c. va ben distinta da una piccola economia aperta; quest’ultima, infatti, è un’economia che scambia con il resto del mondo, ma che per l’ampiezza del suo prodotto e dei suoi scambi con l’estero non ha un’influenza significativa sulle variabili internazionali, quali i tassi di cambio reali, i tassi d’interesse e così via. Nella storia vi sono stati molti esempi di e. c.; tuttavia è difficile trovare un Paese che si possa definire tale, poiché tutti gli Stati scambiano beni e attività con l’estero, in modo particolare con le nazioni limitrofe. La definizione di e. c. viene, di contro, spesso utilizzata come riferimento nelle analisi teoriche che si concentrano su un problema di domanda o di offerta interna.