economia circolare
loc. s.le f. Economia basata sulla produzione e il consumo di beni destinati a essere reimpiegati.
• Ora poi che si è visto scorrere il sangue tra i lenzuoli di quello che era stato anche definito «modello di economia circolare», non è difficile trovare esponenti del Pd che chiedono la testa se non del sindaco del suo assessore alla legalità, Elena Fiorini. (Francesca Forleo, Secolo XIX, 5 giugno 2015, p. 17) • Secondo la Ellen MacArthur Foundation, «Economia circolare è un termine generico per un’economia pensata per autorigenerarsi da sola che prevede due tipi di flussi di materiali: quelli biologici, in grado di reintegrarsi nella biosfera, e quelli tecnici, destinati a rivalorizzarsi senza entrare in biosfera». È dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire da estrazione e produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di alcuni si convertano in risorse di altri. (Silvia Camisasca, Avvenire, 7 giugno 2016, p. 25, Agorà) • Era dedicato alla «economia circolare» l’undicesimo simposio del Cotec, la Fondazione per l’innovazione tecnologica, che si è tenuto ieri a Madrid. «È necessario valorizzare, nell’innovazione dei processi di produzione e consumo, le risorse scartate dalle diverse filiere produttive», ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha partecipato insieme al re di Spagna, Felipe VI, e al presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa. (L[orenzo] Sal[via], Corriere della sera, 11 febbraio 2017, p. 15, Esteri).
- Composto dal s. f. economia e dall’agg. circolare, ricalcando l’espressione ingl. circular economy.
- Già attestato nell’Unità del 1° ottobre 2004, Roma, p. II.
> circular economy.