economia civile
Sistema economico concepito come un insieme di istituzioni destinate ad assicurare il ‘ben vivere sociale’. Il termine venne introdotto nel 1754 da A. Genovesi (➔), come titolo del volume delle sue lezioni (Lezioni di commercio, o sia di economia civile) dalla cattedra di commercio e meccanica nell’Università di Napoli (la prima dedicata alla disciplina economica). Al centro di tale concezione vi è il mercato, mentre l’analisi tiene conto di una pluralità di motivazioni dell’azione umana: seguendo Genovesi, l’ordine sociale costituisce il risultato di un bilanciamento tra la ‘forza concentrativa’ (autointeressata) e la ‘forza diffusiva’ (o di cooperazione). La locuzione è stata poi ripresa, specie da L. Bruni e S. Zamagni, per indicare lo specifico contributo della scuola italiana (di cui Genovesi fu cronologicamente il primo maestro) nell’età dei lumi, alla formazione del pensiero economico classico. L’e. c., negli anni 2000, si presenta come alternativa al cosiddetto ‘imperialismo economico’, ossia alla tendenza a spiegare l’intera realtà sociale e politica attraverso motivazioni autointeressate degli agenti.
Talora il termine viene utilizzato in senso più restrittivo per indicare la sfera della azione economica, che ha caratteri di terzietà rispetto al mercato da un lato e allo Stato dall’altro.