economia della condivisione
loc. s.le f. Economia collaborativa, che consiste nella condivisione delle risorse di spazio, tempo, beni e servizi, soprattutto tramite l’uso di piattaforme digitali.
• Paradosso hi-tech, grazie alla stampante 3-D si assisterà alla rivincita del «fatto a mano», un terreno sul quale gli italiani restano maestri insuperati. E in questo nuovo futuro del «fare le cose» c’è una dimensione sociale, ambientalista, progressista: è l’universo del riuso, che ci trasforma da consumatori passivi a comunità d’interessi, la share economy (economia della condivisione) in cui al fai-da-te subentra il facciamo-da-noi. (Federico Rampini, Repubblica, 4 aprile 2013, p. 41) • Di certo, l’economia della condivisione non è un fenomeno di nicchia come il commercio equo-solidale. Secondo stime Pwc/collaboriamo.org, la sharing economy (ospitalità, raccolta fondi, lavoro on-line, car sharing, streaming sul web) oggi muove nel mondo 15 miliardi di dollari contro 240 del noleggio tradizionale (auto, dischi, libri, attrezzature e macchinari, hotel e B&B) ma tra 10 anni, nel 2025, il giro d’affari sarà analogo: 335 miliardi di dollari per entrambi i settori, con il mercato più innovativo che moltiplica il proprio valore di oltre 20 volte. (Stefano Filippi, Giornale, 18 maggio 2015, p. 13, Controcorrente) • L’economia della condivisione è un po’ come l’economia del fast food anni Ottanta: all’inizio venne accolta con acritico entusiasmo. Con la maturità vennero a galla gli aspetti più untuosi della vicenda, come gli hamburger-mummia che, in apparenza, sopravvivono anni in frigorifero. Corsi e ricorsi. (Massimo Sideri, Corriere della sera, 9 ottobre 2016, p. 22, Cronache).
- Composto dal s. f. economia, dalla prep. della e dal s. f. condivisione, ricalcando l’espressione ingl. shared economy.
- Già attestato nell’Unità del 10 giugno 2008, p. 25, Cultura (Roberta Chiti).
> economia condivisa, shared economy, sharing economy.