reti, economia delle
réti, economìa delle locuz. sost. f. – Espressione (in inglese net economy, abbreviazione di network «rete» e economy «economia») riferita al settore in cui operano le imprese che elaborano servizi e prodotti legati alle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (ICT, Information and communication technology), e a tutte le aziende che si avvalgono di questi beni. Rientrano, pertanto, nell’ambito della net economy società di telecomunicazioni, produttori di software, produttori di hardware, agenzie web, da un lato, e, dall’altro, qualsiasi impresa, anche tradizionale, che utilizzi la tecnologia di rete, praticando il , o che abbia un sito web orientato a tale forma di commercio. La diffusione delle tecnologie ICT e del commercio elettronico ha contribuito alla dematerializzazione delle relazioni economiche, conducendo a una riorganizzazione complessiva della imprese, dalla gestione delle risorse umane fino alla logistica. La net economy, infatti, cambia in senso interattivo e globale l’economia dei settori utilizzatori di beni e servizi, innescando un flusso di innovazioni nel modo di realizzare prodotti tradizionali come scarpe, mobili, vestiti, occhiali, automobili e così via. Mutano, pertanto, i mezzi che le imprese e le persone usano per gestire la complessità dell’ambiente competitivo in cui operano. Dalla rigidità delle strutture organizzative tradizionali, si passa a soluzioni flessibili, che si fondano sulle capacità e sulle competenze dei soggetti che comunicano in rete. Si possono adottare soluzioni come l’interazione a distanza con il consumatore, la personalizzazione del prodotto/servizio, il commercio elettronico, il controllo in tempo reale del ciclo dell’ordine lungo la catena logistica, l’impiego del telelavoro, o lo sviluppo di comunità virtuali. Nell’ultimo decennio, per molte aziende, si è rivelato conveniente procedere con questi metodi, anziché ricorrere a forme di relazione tradizionali, basate sull’interazione faccia a faccia tra le persone, sulla concentrazione fisica di molti servizi e compiti nello stesso luogo, secondo il modello della grande fabbrica. La net economy consente, da una parte, di ridurre i costi e i tempi delle transazioni, rendendo più efficienti gli scambi, mentre, dall’altra, ciascun cliente può attendersi una prestazione personalizzata e concordata con il fornitore, il quale potrà valorizzare la sua offerta mettendola a disposizione di tutti i soggetti potenzialmente interessati presenti nella rete. Connesso alla net economy è il concetto di economie di rete (o anche esternalità di rete, network esternalities), con cui si identificano le economie relative a quei prodotti per i quali l’utilità derivante dal loro consumo si accresce all’aumentare del numero di persone che li utilizzano. Una prima categoria di esternalità racchiude prodotti che utilizzano una tecnologia di rete finalizzata a fare interagire i soggetti, come Internet e le sue applicazioni, il telefono e il fax. Per es., l’utilità di avere un telefono è correlata a quante persone detengono a loro volta un apparecchio telefonico: se sono poche, l'utilità sarà quasi nulla, mentre sarà elevata se tutti possiedono un telefono. Una seconda categoria è relativa agli standard tecnologici e ai linguaggi di connessione tra le diverse componenti del bene acquistato: per es., per un computer o un videogame, la facilità o meno di accedere a dati programmi o la possibilità di scambio e di condivisione con altri di file, foto e così via, elementi che incentivano o meno all'acquisto del bene. Vi è, a questo riguardo, un altro aspetto legato alle economie di rete che è relativo alla competizione tra sistemi alternativi: dal momento che gli utilizzatori di un dato sistema o linguaggio crescono durante un determinato arco temporale, nel caso di due sistemi alternativi in competizione tra loro, avrà la meglio non sempre il più efficiente, ma quello che riesce più rapidamente a raggiungere una massa critica (il numero minimo di clienti tale da rende conveniente agli altri l'utilizzo del sistema per motivi legati alla compatibilità tecnologica) sufficiente ad attrarre nuovi utenti, a discapito della tecnologia concorrente che, nel tempo, tenderà a scomparire dal mercato.