economia di prossimita
economia di prossimità loc. s.le f. Modello basato sulla rivitalizzazione del tessuto economico locale mediante relazioni di vicinato e rapporti sociali e ambientali, che ruotano anche attorno al piccolo commercio e ai prodotti del territorio.
• Insomma, dietro a un «Invito a pranzo» c’è un intero viaggio «all inclusive» nelle Valli del Natisone, a prezzi eccezionalmente favorevoli, a «prova di crisi». Un itinerario fatto con ingredienti genuini, in un’economia di prossimità, ma capace di portare molto lontano sui sentieri del gusto. (Adriano Del Fabro, Messaggero Veneto, 5 novembre 2010, p. 11) • C’è bisogno di piani casa per recuperare gli edifici già costruiti, anziché costruirne di nuovi; c’è bisogno di infrastrutture sociali, più scuole, più trasporti pubblici; di alimentare un’economia di prossimità e di filiere corte. Bisogna spostare il peso degli equilibri sociali dal mondo della produzione a quello del lavoro. (Carlo Buttaroni, Unità, 12 agosto 2013, p. 10, Politica) • «L’idea di lavorare con bravissimi agricoltori locali ‒ spiega [Giuseppe] Lanza ‒ nasce dall’esigenza di offrire prodotti freschi e creare filiere virtuose che stabiliscano un’alleanza tra produttori e consumatori, incentivando un’economia di prossimità che favorisca la salvaguardia della buona agricoltura locale e del paesaggio agricolo». (Giornale d’Italia, 14 giugno 2014, p. 9, Dall’Italia).
- Composto dal s. f. economia, dalla prep. di e dal s. f. inv. prossimità, ricalcando l’espressione fr. économie de proximité.