• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

economia sociale di mercato

di Andrea Fumagalli - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
  • Condividi

economia sociale di mercato

Andrea Fumagalli

Tipologia di sistema economico caratterizzato allo stesso tempo da libertà di mercato e giustizia sociale. I fondamenti di tale modello stanno nella constatazione che il puro liberalismo non è in grado di garantire una soddisfacente equità sociale, ritenuta invece indispensabile proprio perché i singoli individui siano in grado di operare liberamente e in condizioni di pari opportunità; di converso, anche la piena realizzazione dell’individuo non può compiersi se non vengono garantite la libera iniziativa, la libertà di impresa, di mercato e la proprietà privata. È quindi necessario un ruolo ‘regolatore’ dell’autorità statale, i cui confini di intervento sono però problematici da definire con esattezza e, soprattutto, in modo oggettivo. L’intervento dello Stato, infatti, non deve guidare il m. o interferire con i suoi esiti naturali: deve semplicemente intervenire laddove esso fallisce nella sua funzione sociale. Ne consegue che i fondamenti dell’e. s. di m. si possono sintetizzare nei seguenti punti: un severo ordinamento monetario; un credito conforme alle norme di concorrenza e la sua regolamentazione per scongiurare monopoli; una politica tributaria e fiscale che non sia elemento di disturbo alla libera concorrenza e che eviti sovvenzioni che la possano alterare; la protezione dell’ambiente; l’ordinamento territoriale; la tutela dei consumatori finalizzata a minimizzare i comportamenti opportunistici. In definitiva, i sostenitori dell’e. s. di m. sono strenui critici sia della concentrazione del potere economico e politico sia dello sfrenato antagonismo tra classi sociali. La loro proposta ‘riformista’ si pone contro qualsiasi idea di pianificazione e collettivismo e anche contro il liberalismo sfrenato.

Le origini teoriche dell’economia sociale di mercato

L’idea di e. s. di m. ebbe origine nell’ambiente culturale tedesco durante il periodo della Repubblica di Weimar, dopo la Prima guerra mondiale, a partire dal contributo di L. von Mises (➔), che nel 1919 pubblicò Nation, Staat und Wirtschaft. Il libro non ebbe molta fortuna, ma le idee in esso contenute furono successivamente rielaborate, dopo il fallimento dell’esperimento di Weimar e l’ascesa al potere del nazionalsocialismo, dalla scuola di Friburgo (ordoliberalismo). La sua idea basilare è che il libero mercato rappresenti un ‘ordine istituzionale’ (non ‘naturale’) e come tale debba essere definito da una cornice istituzionale. Negli anni della ricostruzione in Germania, ha costituito il nucleo teorico della e. s. di m. (soziale Marktwirtschaft) che ispirò le politiche del ministro dell’Economia L. Erhard e del suo collaboratore A. Müller Armack per porre le basi del ‘miracolo economico tedesco’. All’opposto, la scuola tedesca dell’ordoliberalismo è stata interpretata da M. Foucault come uno dei dispositivi biopolitici che giustifica l’esistenza di forme di biopotere.

Dal secondo dopoguerra, l’idea dell’e. s. di m. si è spesso intrecciata con la dottrina sociale cristiana (➔ dottrina sociale della Chiesa), sino a evidenziare come tema centrale, in epoca contemporanea, il concetto di sussidiarietà (➔ sussidiarietà, principio di), assurto (2001) a livello costituzionale come principio regolatore dell’intervento statale. L’e. s. di m. è il sistema economico dell’UE previsto dal Trattato di Lisbona.

Vedi anche
Wilhelm Röpke Röpke ‹rö´pkë›, Wilhelm. - Economista tedesco (Schwarmstedt, Hannover, 1899 - Ginevra 1966). Di orientamento liberale, legato alla scuola di Vienna, fu inizialmente assertore del liberalismo economico, successivamente ha elaborato una "terza via" per superare il momento di crisi, senza ricalcare le orme, ... liberalismo Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato. 1. Le origini Le premesse del pensiero liberale si trovano nella storia europea a partire dal Rinascimento e dalla ... Unione Europea Organizzazione internazionale regionale di integrazione economica e politica, sorta dal processo avviato, negli anni 1950, con l’istituzione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), della Comunità Economica Europea (CEE) e della Comunità Europea dell’Energia Atomica (CEEA). Introdotta ... Svezia Svezia (sved. Sverige) Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la Finlandia, a E si affaccia sul Golfo di Botnia, a SE e a S sul Mar Baltico; ...
Tag
  • DOTTRINA SOCIALE CRISTIANA
  • PRIMA GUERRA MONDIALE
  • REPUBBLICA DI WEIMAR
  • TRATTATO DI LISBONA
  • NAZIONALSOCIALISMO
Vocabolario
economìa
economia economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
abuso di mercato
abuso di mercato loc. s.le m. Compravendita di titoli da parte di un membro del consiglio di amministrazione o di un dipendente di una società, anche di intermediazione finanziaria, che si avvale di informazioni riservate, prima che esse...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali