Vedi Economic Community of West Africa States dell'anno: 2015 - 2016
Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale
La Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale è un’organizzazione regionale nata nel maggio del 1975 in seguito al Trattato di Lagos e formata da 15 paesi afferenti all’area. L’obiettivo principale e ultimo della Comunità – così come delle analoghe organizzazioni regionali sorte parallelamente in altre aree del continente africano – è quello di promuovere, attraverso la creazione di un unico blocco commerciale, l’integrazione tra i membri e di raggiungere l’autosufficienza economica degli stati che ne fanno parte. Su questo sfondo, l’unione economica e monetaria e l’istituzione di uno spazio commerciale della Comunità rappresentano gli strumenti principali utili a incentivare la crescita macroeconomica delle realtà aderenti al Trattato. A tale scopo, gli organi dell’organizzazione hanno provveduto a un graduale abbattimento, da un lato, dei sistemi di controlli alle frontiere e, dall’altro, del sistema dei visti, nella prospettiva di garantire la libera circolazione delle persone nello spazio comunitario e di istituire un sistema di passaporti comune. I principi basilari dell’organizzazione sono: uguaglianza e interdipendenza dei paesi membri; cooperazione, solidarietà e autonomia; armonizzazione delle politiche e dei programmi politici ed economici degli stati membri; promozione e rispetto dei diritti umani, dell’uguaglianza di genere e delle pari opportunità. Inoltre, sul piano della sicurezza e della stabilità regionale i membri dell’Ecowas si impegnano a garantire la non aggressione reciproca, la soluzione pacifica delle dispute che intercorrono in seno agli stati della Comunità e la promozione di operazioni di peacekeeping. Quest’ultima prerogativa è molto rilavante e differenzia l’Ecowas da altre organizzazioni regionali economiche, in quanto le conferisce un ruolo di stabilizzazione regionale che altre non hanno. Infatti, tramite l’adozione del Protocollo di non aggressione e di mutua difesa e assistenza, firmato nel 1990, la Comunità ha istituito una forza congiunta – le Forze armate alleate della Comunità (Ecomog) – che può intervenire nei contesti regionali per garantire il mantenimento della pace in seguito a conflitti. Nel corso della sua storia, l’Ecowas ha effettuato operazioni di peacekeeping in Liberia, Sierra Leone, Guinea-Bissau, Costa d’Avorio, Niger e Mali. Grazie alla presenza al suo interno di una potenza continentale come la Nigeria, questa organizzazione internazionale riveste un ruolo di primo piano nella definizione delle politiche a livello continentale, consolidando e spesso precedendo l’azione dell’Ua per la mediazione e la stabilizzazione nelle crisi
africane. Altri campi di cooperazione dell’organizzazione sono, da un lato, la lotta alla povertà e lo sviluppo dei settori agricolo e industriale dei paesi membri e, dall’altro, lo sviluppo di infrastrutture di collegamento tra gli stati della Comunità – come l’autostrada da Lagos a Nouakchott e quella che dovrebbe andare dalla capitale senegalese Dakar fino a N’Djamena, in Chad. Vi sono inoltre progetti energetici e ambientali comuni, come la costruzione del cosiddetto African Gas Pipeline (gasdotto che dovrebbe integrare i sistemi di Ghana, Togo, Benin e Nigeria) e la lotta ai cambiamenti climatici. In particolar modo, la Comunità ha avviato programmi per la lotta alla desertificazione e l’utilizzo responsabile delle risorse idriche.
La Conferenza dei capi di stato e di governo dei 15 paesi membri dell’organizzazione determina le linee di politica generali dell’Ecowas. Accanto alla Conferenza vi è il Consiglio dei ministri, che si riunisce due volte l’anno ed è composto dai ministri responsabili delle varie questioni oggetto di cooperazione. Il ruolo del Consiglio è quello di fornire politiche e programmi da seguire da parte della Commissione dell’Ecowas. A partire dal 2006 quest’ultima ha sostituito il Segretariato, nell’ottica di una riforma generale delle istituzioni della Comunità volta a renderla più rappresentativa rispetto alle popolazioni dei paesi membri. L’Ecowas ha anche una Banca di investimento e sviluppo, una Corte di giustizia, un Consiglio economico e sociale, di carattere consultivo, e una serie di commissioni ad hoc su diverse tematiche.
Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio (sospesa dal 2010), Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Togo.