rete, economie di
Economie relative a quei prodotti per i quali l’utilità derivante dal consumo di un bene si accresce all’aumentare del numero di persone che lo utilizzano, come definito da M.L. Katz e C. Shapiro (1985) nel concetto di network externalities.
Una prima categoria racchiude prodotti che utilizzano una tecnologia di r. finalizzata a fare interagire i soggetti: internet e le sue applicazioni, il telefono e il fax. Per es., l’utilità di avere un telefono è correlata a quante persone detengono a loro volta un apparecchio telefonico. Se una persona vive in uno Stato con un esiguo numero di utenze telefoniche, l’utilità che gli deriva dal possedere un telefono sarà quasi nulla. All’opposto, sarà molto elevata laddove tutti possiedono un apparecchio telefonico. Una seconda categoria è relativa agli standard tecnologici e ai linguaggi di connessione tra le diverse componenti del bene acquistato. Se decide di acquistare un dato computer, oppure un videogame, l’acquirente valuterà anche il modo agevole di accedere a dati programmi o la rapida ed elementare possibilità di scambio e di condivisione con amici e conoscenti di file, foto e così via. Se quel determinato standard di linguaggio è molto diffuso tra una molteplicità di utenti, l’acquirente in questione sarà fortemente incentivato a comprare quel dato bene rispetto a un altro. In maniera più sfumata, tali considerazioni valgono anche in merito all’acquisto di un’autovettura: tanto più il modello acquistato è diffuso, tanto più facilmente si troveranno l’assistenza, i ricambi, eventuali personalizzazioni e le quotazioni dell’usato saranno più elevate rispetto a modelli meno diffusi e, quindi, meno commerciabili.
Nella contemporaneità, caratterizzata dalla net economy (➔), il concetto di economie di r. diventa pervasivo tanto nella dimensione economica quanto in quella sociale. Infatti, la net economy, o economia di r., evidenzia il profondo cambiamento socioeconomico conseguente alla connessione in r. di tutti gli operatori. Il web è l’espressione massima delle economie di r. (per l’internet marketing, ➔ e-commerce), all’interno del quale le sue applicazioni Google, Facebook, Twitter, sono valutate e quotate in base al numero di utenti che le utilizzano.
Vi è un altro aspetto legato alle economie di r., che è relativo alla competizione tra sistemi alternativi (Katz, Shapiro 1994). Dal momento che gli utilizzatori di un dato sistema o linguaggio crescono durante un determinato arco temporale, in caso di due sistemi alternativi in competizione tra loro, non sempre vincerà il più efficiente. Solitamente, si imporrà il sistema (o linguaggio tecnologico) che riesce più rapidamente a raggiungere una massa critica sufficiente ad attrarre tutti i nuovi utenti a discapito della tecnologia concorrente che, nel tempo, tenderà a scomparire dal mercato.