ECTODERMA (dal gr. ἐκτός "fuori" e δέρμα "pelle")
Nome dato dall'Allman (1853) allo strato cellulare esterno della parete del corpo dei Celenterati (v.), detti perciò animali diploblastici perché costituiti da due soli foglietti, l'ectoderma e l'endoderma. Il foglietto intermedio, il mesoderma, manca o, quando è presente non ha origine da un abbozzo separato come accade negli altri Metazoi cosiddetti triploblastici. In embriologia si designa col nome di ectoderma o epiblasto, ectoblasto o neuroblasto uno dei foglietti germinativi (quello esterno) o epitelî embrionali che formano lo stadio di gastrula dei Metazoi e i cui costituenti si differenziano alla fine del processo di segmentazione dell'uovo, talvolta durante questo processo.
Poiché dall'ectoderma si originano con l'ulteriore sviluppo e differenziamento determinati gruppi di organi (organi di senso, sistema nervoso, epidermide e suoi derivati), esso fu considerato con l'endoderma e il mesoderma un organo elementare del germe dal quale sarebbero derivati gli organi secondarî; questa interpretazione oggi, per i risultati degli studî di genealogia cellulare e sulle sostanze organo-formative, deve essere però abbandonata ed i foglietti germinativi vanno considerati sotto altro aspetto. (V. embriologia).