Vedi EDFU dell'anno: 1960 - 1994
EDFU
L'antica Apollinopolis Magna, in Alto Egitto, luogo di culto di una speciale forma di Horus, rappresentato come un disco solare fiancheggiato da due grandi ali stese. Il mito solare connesso con il tempio e ricordato sulle pareti dello stesso, allude certo a fatti storici; ma è dubbio se essi siano da riferirsi all'età protodinastica, a quella degli Hyksos o a quella persiana. Tracce di un tempio di Ramesses III (le fondazioni di un pilone per un tempio orientato E-O anziché N-S come l'attuale) sono state identificate; ma la costruzione attuale è di epoca tolemaica, e datata con precisione fra il 237 e il 212 a. C. per la parte architettonica. Per la decorazione, le date sono anch'esse sicure, fra il 169 e il 42 a. C. Il tempio riprende lo schema classico di pianta, con un pilone, un cortile circondato da colonne, un portico che lo chiude in fondo, una sala ipostila e un sacrario circondato da camere di vario uso. L'estremo rigore nella costituzione del piano, che non ha subito nessun rifacimento, rendono questo un documento prezioso per lo studio della storia del tempio egiziano; e lo stato di conservazione dell'alzato, particolarmente felice, si aggiunge a render questo un monumento in certo senso unico. La decorazione, fastosa ed affollata come nella maggior parte dei templi tolemaici, copre tutte le pareti e tutti gli spazi disponibili, con testi assai importanti e con rilievi in cui si manifesta chiaramente il modo di fare tolemaico (una vena appena sensuale che segue con interesse il muoversi delle superfici si lega ad un gusto arcaizzante, di fondo saita nella rigida precisione di schema disegnativo e compositivo). Da notare, di contro al consueto gusto del tempo per le piccole figure e per i complessi ridotti a somma di elementi minori, le grandi figure del pilone, che raffigurano Tolomeo XIII come guerriero, secondo uno schema eroico che risale direttamente al Nuovo Regno. Oltre il tempio, all'età tolemaica va datato il mammisi (Tolomeo Evergete II - decorazioni di Tolomeo Sotere II), assai guasto.
Il küm della città, che comporta antichità non particolarmente notevoli dall'Antico Regno all'età copta è stato scavato da una missione franco-polacca.
Bibl.: M. Rochemonteix-E. Chassinat, Le Temple d'Edfou, 10 voll., Il Cairo 1897-1934; K. Bauyère, J. Manteuffel, K. Michalowski e altri, Tell Edfou, I (1937), II (1939), Il Cairo 1937-1949; J. G. Griffiths, The Interpretation of the Horus-Myth of Edfu, in Journ. Eg. Archaeol., XLIV, 1958, pp. 75-85.