Uomo politico francese (Béziers 1908 - Parigi 1988). Dirigente della Resistenza e deputato radical-socialista, succedette a Pleven come presidente del Consiglio (genn.-febbr. 1952); ministro delle Finanze nei gabinetti Laniel e Mendès-France e ministro degli Esteri (genn. 1955), succedette a Mendès-France alla presidenza del Consiglio (febbr. 1955 - genn. 1956): avendo imposto lo scioglimento dell'Assemblea nazionale e nuove elezioni (nov. 1955), fu espulso dal partito radicale. Dimessosi dalla presidenza, fu ministro delle Finanze nel gabinetto Pflimlin e sostenne (1958) l'avvento di de Gaulle, che nel 1963 lo inviò a Pechino per avviare rapporti diplomatici. Ministro dell'Agricoltura nel 2º e 3º governo Pompidou, fu ministro dell'Educazione nel gabinetto Couve de Murville (1968), e come tale varò la riforma universitaria. Nel 1972 assunse la carica di ministro degli Affari sociali nel gabinetto Messmer. Dal 1973 al 1978 presidente dell'Assemblea nazionale, ha fatto parte, dal 1979 al 1984, del Parlamento europeo nelle file della gollista Union pour la France en Europe.