Scrittrice inglese (Scarborough 1887 - Londra 1964), sorella di Osbert e Sacheverell. Nelle sue raccolte di poesie (tra cui: The mother and other poems, 1915; Gold Coast customs, 1929; Green song, 1944; The canticle of the rose, 1949, trad. it. 1970; The outcasts, 1962) fu da principio, per la sua fantasia artificiosa e preziosa, una seguace del movimento estetico di fine Ottocento, passando poi, per influsso di Th. S. Eliot, a un tipo di poesia memore dei "metafisici". Oltre ad antologie di versi moderni (Wheels, antologie annuali, 1916-21; The pleasures of poetry, ecc.), si ricordano: il romanzo I live under a black sun (1937; trad. it. 1954), incentrato su J. Swift; scritti teorici sulla poesia (Aspects of modern poetry, 1934); saggi (Alexander Pope, 1930; A notebook on William Shakespeare, 1948), e pittoresche rievocazioni storiche: Bath (1932); The English eccentrics (1933); Victoria of England (1936; trad. it. 1987). Postuma è stata pubblicata una sua autobiografia, Taken care of (1965; trad. it. 1968).