editoria digitale
editorìa digitale locuz. sost. f. – Nata negli anni Novanta del 20° sec. come insieme di banche dati, videotel e così via, l'e. d. è passata poi a comprendere tutto ciò che è disponibile via Internet e sui vari supporti digitali che si sono affermati sul mercato (per es. smartphone e personal computer multimediali in formato tablet), sia nell'editoria nel suo complesso sia in quella dei mezzi di informazione. Si è così affermata la vendita di libri tramite il web, dapprima ancora in formato cartaceo e poi come documento elettronico: Amazon, per es., azienda statunitense di e. d. che si autodefinisce la più grande libreria del mondo, ha annunciato nel 2010 il sorpasso delle vendite di e-book su quelle dei libri. L'e. d. in Italia sta acquisendo importanza con una certa lentezza. Su un mercato editoriale librario complessivo del valore di 3,41 miliardi di euro nel 2010 (per il cosiddetto mercato a prezzo di copertina, quello principale), l'editoria elettronica ha fornito ricavi solo per 342 milioni, il 10,1%, perfino in calo rispetto al 10,7% del 2009. Di questa somma, un milione e mezzo di euro proviene dagli e-book (i titoli disponibili in italiano in questo formato hanno superato i 17.000 nel settembre 2011), 214 milioni di euro da CD-ROM e DVD-ROM, anch'essi supporti dell'editoria digitale, e 125 milioni da servizi Internet e banche dati, in genere di natura professionale. I mezzi di informazione della carta stampata, invece, hanno ormai un'edizione online con notizie di solito gratuite e al tempo stesso vendono l'accesso all'abbonamento completo tramite strumenti come i tablet. La Federazione italiana editori giornali (FIEG) ha affermato che l'ingresso nell'area della multimedialità ha dei costi elevati e finora non ha prodotto significativi vantaggi economici, ma che è una strada che va imboccata pena la graduale emarginazione dell'informazione dal mercato. Nel rapporto sulla stampa in Italia 2009-11, inoltre, la FIEG afferma che, in quello che è definito il disordinato sviluppo dei prodotti online, si segnala il tasso di crescita dei giornali che possono vantare anche sul web il 'certificato di garanzia' delle antiche testate. I ricavi da attività online sono in crescita, ma sono arrivati solo all'1,4% in proiezione del totale dei ricavi nel 2011 per 40 testate locali e regionali: nel 2010 erano stati dell'1%. In quattro gruppi di grande importanza, però, i ricavi da e. d. e online sono arrivati a 119,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2011, circa il 3% dei ricavi e con un aumento dell'11,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portando la federazione degli editori a ritenere che il settore avrà una continua e forte espansione nei prossimi anni.