AMAN-JEAN, Edmond
Pittore francese, nato a Chevry-Cossigny (Seine et Marne) nel 1860. Scolaro di Ernest Hébert e di Luc-Olivier Merson, cominciò ad esporre nel 1885, e dal 1890 è membro della Secessione, che, con Rodin, Meissonnier, Carrière e Puvis de Chavannes, fondò la Société nationale des beaux-arts poi detta Salon du Champ de Mars. Nel 1922, con Albert Besnard, Maurice Denis e G. Desvallières, fondò la Nouvelle sécession, detta Salon des Tuileries. È artista d'ispirazione mistica e raffinata in contrapposto al verismo che trionfava verso il 1880. Le sue prime opere: S. Giuliano l'ospitaliero del 1883, nel Museo di Carcassona, Giovanna d'Arco orante, Entrata di Giovanna d'Arco a Orléans (1887-88) nel Museo di Orléans, risentono dell'influenza di Puvis de Chavannes, e rivelano una tendenza nettamente idealistica e religiosa. Il suo Ritratto di donna del 1891, ch'è al Museo del Lussemburgo, può dirsi forse il suo capolavoro, e merita di rimanere fra i pezzi cosiddetti "classici", come il meraviglioso Ritratto di donna di Victor Mottez, al Louvre. Da quel tempo l'artista si è occupato soprattutto di composizioni decorative sul genere delle fêtes galantes del sec. XVIII; fantasie delicate in toni smorti, azzurri e viola sbiaditi, ori e rossi attutiti, che dànno un'impressione di grazia malinconica. Profili di donne sotto l'ombra di antichi parchi, sulla riva di stagni crepuscolari, forme mosse eppur languide, tonalità smorzate, paesaggi romantici come quelli dei vecchi arazzi, una specie di poesia sognatrice, fatta di rimpianti, di desiderî delusi e di nostalgie, formano l'atmosfera speciale di queste pitture, piene di segreti, di sospiri soffocati e di sogni; ma sogni d'una felicità impossibile a realizzare. Potrebbe dirsi che pitture come Attente e Confidence, al Musée des Arts Décoratifs, e Vasque, al Carnegie Institute di Pittsburgh, siano la traduzione in pittura della poesia di Verlaine o della musica di Debussy.
Bibl.: Beaunier, Art et décor, XI, 1902, p. 133; Meier-Graefe, Entwicklungsgeschichte der modernen Kunst, Stoccarda 1904, I, pp. 227, 351.