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Spenser, Edmund

di Raffaele Giglio - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Spenser, Edmund

Raffaele Giglio

Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599), attento lettore di classici greci (Omero, Esiodo, Platone, Teocrito), latini (Orazio, Virgilio, Ovidio), francesi (Du Bellay e Marot) e, soprattutto, italiani. Della nostra letteratura studiò con intelligenza gli autori del Trecento e dell'Umanesimo che molto gli giovarono, insieme con il platonismo ficiniano, per l'attuazione delle sue opere. È autore del Calendario del Pastore (The Shepheards Calendar, 1579), di Lamenti (Complaints, 1591), di Amoretti (1595), di Epithalamion (1595) e dell'elegia pastorale Astrophel (1595). Il suo capolavoro è La Regina delle Fate (The Faerie Queen, incompleta) che costituisce il primo romanzo epico inglese in forma allegorica. Per la creazione dei personaggi e delle scene tenne presente come modelli le opere dell'Ariosto e del Tasso, e, secondo alcuni, anche del Boiardo da cui prese la suddivisione della materia.

L'allegoria, di cui il romanzo è piena, fece molto discutere i contemporanei per la sua interpretazione e derivazione. Alcuni subito videro in S. un emulo di D. e non tardarono a definirlo il ‛ Dante inglese '. Il problema persiste ancora. Pur negando che S. avesse studiato o letto anche parzialmente D., è certo che l'opera del poeta inglese ha alcuni punti di contatto con la Commedia. Infatti, come D. nel dedicare l'opera a Cangrande indicò in una lettera il modo con cui il poema dovesse intendersi e leggersi, così S., per rendere manifesto l'intento dell'opera, spiegò in una lettera a sir Walter Raleigh, cui essa è dedicata, la necessarietà dell'uso dell'allegoria e la sua interpretazione. E per S. la " prolungata allegoria o concetto oscuro ", ovvero il polisenso dantesco, serve per trasformare il lettore e " modellare un gentiluomo o una persona nobile con una disciplina virtuosa e gentile ". Inoltre egli ha condensato nel romanzo, trasformandoli con l'ausilio dell'allegoria, i problemi religiosi, politici e sociali del suo tempo, così come D. ha fatto nella Commedia. Ma, in verità, tra i personaggi della fantasia popolare cavalleresca, che tra l'altro sono di derivazione ariostesca, tra le oscure scene e la latente monotonia di S. e le figure di D. corre una notevole differenza, che non può autorizzare a presupporre un influsso dantesco.

D'altra parte, i punti di contatto, minuziosamente elencati dal Dédéyan, possono essergli derivati dallo studio dei nostri autori del Trecento e del Quattrocento; per l'allegoria, invece, lo S. può aver tenuto presente W. Langland, che con Piers Plowmann, alla fine del 1300, aveva insegnato agl'Inglesi tale figura letteraria.

Bibl. - G. Pecchio, Storia critica della poesia inglese, III, Lugano 1835, 90-196; W. Hazlitt, Lectures on the English Poets, Londra, 1846, 44; J. Pacheu, De D. à Verlaine (Études d'idéalistes et mystiques), Parigi 1897; A. Farinelli, in " Bull. " XVII (1910) 33, 45; T. Vallese, S., Napoli 1946, 9-10, 12, 28, 47; D. Sayers, Introductory Papers on D., New York 1954; A.L. Sells, The Italian Influence on English Poetry: from Chaucer to Southwell, Londra 1955; C. Dédéyan, D. en Angleterre, I, Parigi 1961, 180-216; M. Praz, Machiavelli in Inghilterra, Firenze 1962, 281-290, 298-302.

Vedi anche
Sidney Sir Philip. - Poeta, uomo politico e militare inglese (Penshurst, Kent, 1554 - Arnhem, Olanda, 1586). Prima per istruzione, poi con incarichi diplomatici, fece molti viaggi in Europa. Soggiornò in Italia (1573-74); a Londra s'incontrò (1584) con G. Bruno che gli dedicò Lo spaccio della bestia trionfante ... Richardson Samuel. - Scrittore inglese (Mackworth, Derbyshire, 1689 - Londra 1761). Portavoce della borghesia puritana che andava trionfando in Inghilterra, per indirizzare la gioventù alla virtù e alla religione scrisse due romanzi epistolari di grandissimo successo: Pamela, or virtue rewarded (1740-41) e Clarissa, ... John Milton Milton ‹mìltën›, John. - Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue classiche, l'ebraico, l'italiano; dal precettore Th. Young, presbiteriano, ... John Bunyan Bunyan ‹bḁ´niën›, John. - Scrittore inglese (Elstow, Bedfordshire, 1628 - Londra 1688). A sedici anni militò nell'esercito puritano (1644-46). Dopo una profonda crisi spirituale, descritta magistralmente nell'autobiografico Grace abounding to the chief of sinners (1666), si dedicò alla predicazione. ...
Tag
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  • PLATONISMO
  • UMANESIMO
Altri risultati per Spenser, Edmund
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    Enciclopedia on line
    Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599). Studiò a Cambridge, dove si legò d'amicizia con G. Harvey, dedicandosi poi agli studî classici (soprattutto Platone, nell'originale e attraverso i neoplatonici fiorentini) e ai moderni (poeti italiani e francesi). Entrato (1578) al servizio del conte di ...
  • SPENSER, Edmund
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Piero Rebora Poeta inglese, nato a Londra intorno all'anno 1552, secondo appare più attendibile dai dati ricavati dalla sua stessa opera. Suo padre, John, era un modesto mercante di tessuti originario del Lancashire, e mandò il figlio Edmund alla scuola dei Merchant Taylors poco prima fondata; donde ...
Vocabolario
spènser
spenser spènser s. m. – Adattamento ital., poco com., dell’ingl. spencer (v.). ◆ Dim. spenserino, giacchetta, corto giubbetto: la ragazza strizzata nello spenserino di seta celeste (Verga).
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