White, Edmund Valentine III
White, Edmund Valentine III. ‒ Scrittore e saggista statunitense (n. Cincinnati, OH 1940). Cresciuto a Chicago studia lingua cinese presso la University of Michigan, laureandosi nel 1962, per poi trasferirsi a New York dove inizia l’attività di giornalista lavorando per Newsweek, Saturday Review, Horizon, e The New Republic. Esordisce nel 1973 con il romanzo Forgetting Elena, centrato sul tema autobiografico dell’omosessualità, che ritornerà in tutta la sua opera e nella fortunata trilogia A boy's own story (1982; trad. it. Un giovane americano, 1990), The beautiful room is empty (1988; trad. it. 1992), e The farewell symphony (1998; trad. it. 1998). All’ultimo decennio appartengono opere importanti che rielaborano il tema dell’omosessualità in nuove forme come The married man (2000; trad. it. 2001), racconto del ritorno alla vita amorosa di un sieropositivo, Fanny: a fiction (2003), storia ottocentesca di un legame tra una famosa scrittrice e un’attivista sociale, Hotel de dream: A New York novel (2007; trad. it. 2008), biografia impossibile, più che congetturale, dello scrittore statunitense Stephen Grane, e Jack Holmes and his friend (2012; trad. it. 2012), intenso romanzo di una ventennale amicizia, mai trasformata in amore, tra un omosessuale e un fedifrago. W. è anche autore di racconti (Skinned alive: stories, 1995; trad. it. 2002), di una pièce teatrale (Terre Haute, 2006), di memorie autobiografiche (My lives, 2006; trad. it. 2007 e City boy: my life in New York during the 1960s and 1970s, 2009; trad. it. 2010), e di biografie di celebri scrittori: Jean Genet (1993; trad. it. 1997), Marcel Proust (1998; trad. it. 2010) e Rimbaud (2008; trad. it. 2009).