O'BRIEN, Edna
Narratrice irlandese, nata a Tuamgraney (County Clare) il 15 dicembre 1930. Educata alla National School di Scariff e presso il Convent of Mercy di Loughrea, retto da suore, si trasferì a Dublino e, dopo il matrimonio con il romanziere e drammaturgo E. Gebler (1951), da cui si è separata nel 1964, si stabilì a Londra. Nel 1971 ha ricevuto lo Yorkshire Post Award per il romanzo A pagan place. Esordì nel 1960 con il romanzo The country girls (trad. it., 1961), cui fece seguire The lonely girl (1962; trad. it., 1963) − ristampato nel 1964 col titolo Girl with green eyes- e Girls in their married bliss (1964; trad. it., 1990).
I tre romanzi formano una trilogia in cui si seguono le vicende di due amiche, Caithleen e Baba, dai giorni della fanciullezza a quelli della giovinezza, con l'esperienza del matrimonio, dell'abbandono, della solitudine, ma anche del finale trionfo, soprattutto di Caithleen, sui condizionamenti e i pesanti pregiudizi della società del suo tempo, sia in Irlanda sia in Inghilterra, caratterizzata da bigottismo e gretto maschilismo. I tre romanzi sono stati ripubblicati in unico volume con l'aggiunta di un'appendice sulle vicende delle due protagoniste, divenute popolarissime in Irlanda, anche in seguito alla versione cinematografica di The country girls (1984). Altri romanzi − quasi tutti incentrati su donne in conflitto con una realtà sordida e meschina − sono August is a wicked month (1965), Casualties of peace (1966), A pagan place (1970); Night (1978), ritratto di donna in forma di monologo interiore; Johnny I hardly knew you (1977), e The high road (1988), storia di una donna matura, ferita dalla vita, ma capace ancora di riscoprirne le miracolose potenzialità.
O'B. ha anche coltivato con ottimi risultati uno dei generi in cui più originalmente si è affermato il talento narrativo di molti scrittori irlandesi di questo secolo, la short story; le raccolte principali sono The love object (1968), A scandalous woman and other stories (1974), Mrs. Reinhardt and other stories (1978), Returning (1982), Lantern slides (1990). Particolarmente nelle ultime due raccolte la narratrice riprende temi e personaggi appartenenti all'Irlanda rurale dell'infanzia che dopo la pubblicazione della trilogia aveva tralasciato.
Il realismo di certe scene di seduzione o di violenza sessuale, che hanno dato alla rigorosa censura irlandese l'opportunità di mettere al bando alcuni suoi romanzi, così come le naturali qualità liriche della sua scrittura, sono state messe in evidenza sia dalla critica benevola sia da quella fortemente ostile all'opera di O'B.; ciò che tuttavia rende memorabili alcune delle sue migliori pagine sono l'ironia e il senso di humour che abilmente distoglie l'attenzione dal tono tragico o patetico o stucchevolmente lirico in cui certe vicende tenderebbero a collocarsi naturalmente. È proprio in questo maturo controllo della forma − mutuato dal Joyce di Dubliners, ma anche, a tratti, di Ulysses - che risiede la qualità migliore e più durevole dei suoi scritti. Prima di The country girls, O'B. aveva sceneggiato per il cinema altre sue opere (Girl with green eyes, La ragazza dagli occhi verdi, 1964; Time lost and time remembered, 1965, dal racconto A woman at the seaside; X, Y and Zee, X, Y & Zi, 1972, protagonista E. Taylor, tratto dal copione Zee & Co., 1971); mentre, a parte l'eccezione di A pagan place, ha preferito costruire nuove trame per il teatro (A cheap bunch of nice flowers, 1965; The gathering, 1974; The ladies, 1975; Virginia, 1980; Flesh and blood, 1985).
Oltre a una raccolta di versi (On the bone, 1989), a due interessanti antologie (Some Irish loving: a selection, 1979; Tales for telling: Irish folk and fairy tales, 1986) e ad alcuni libri per ragazzi, O'B. ha pubblicato vari saggi, tra cui James and Nora: a portrait of Joyce's marriage (1981) e i tre volumi di impressioni di viaggio Mother Ireland (1976, foto di F. Bourke), Arabian days (1978, foto di G. Klijn) e Vanishing Ireland (1986, foto di R. Fitzgerald).
Bibl.: G. Eckley, E. O'Brien, Lewisburg (Pennsylvania) 1974; A. Broyard, E. O'Brien, in Contemporary Literary Criticism, 36 (1986), pp. 335-42; P. O'Brien, The silly and the serious: An assessment of E. O'Brien, in Massachusetts Review, 28, 3 (Autumn 1987), pp. 474-88; J. Carlson, Interview with E. O'Brien, in Banned in Ireland: censorship and the Irish writer, a cura di J. Carlson, Londra 1990, pp. 69-79; T. Dawson, E. O'Brien, in Contemporary novelists, Londra-Chicago 19915.