BERLENDIS, Edoardo
Nato a Bergamo il 31 (o 21, secondo il Marinelli) gennaio 1877, nell'ottobre 1889 entrò all'Istituto musicale G. Donizetti della sua città, studiandovi pianoforte, organo e composizione, come allievo di Alessandro Marinelli.
Ottenuto il diploma nel luglio dell'anno 1899, il B. perfezionò i suoi studi al conservatorio di Milano, dove ebbe per maestri R. Gallignani, G. Coronaro e M. Saladino. Di ritorno a Bergamo, il B., che già da studente si era fatto notare come promettente compositore, fu chiamato a dirigere l'oratorio del Seminarino nel cui piccolo teatro poté far eseguire i suoi primi lavori giovanili: Il cerinaio (operetta perduta), Il mugnaio, su libretto di M. Tarsia, e Padron Beppe,dedicato a un cantastorie bergamasco, soprannominato "Merica ", che ne fu l'interprete. Nello stesso tempo egli venne anche nominato professore di canto alla basilica di S. Maria Maggiore. Nella primavera dell'anno 1914 una compagnia di dilettanti rappresentò al Teatro Nuovo di Bergamo una farsa in tre atti di G. Perico, L'amico,musicata dal B., che ottenne un mediocre successo. Ma il 18 sett. 1917, con l'opera Liacle (libretto di A. Lega), rappresentata al Teatro Donizetti di Bergamo, il B. ebbe un pieno riconoscimento delle sue doti di compositore.
L'opera, che fu poi acquistata dalla casa editrice Sonzogno, apparve non soltanto al pubblico, ma anche alla critica "animata - come ebbe a scrivere G. Banfi sul Corriere della Sera - da un largo alito di poesia, che ora si espande in ampie e passionali volute melodiche, ora si raccoglie in sobrii declamati, senza preoccupazioni di sviluppi tematici e senza disdegno per alcuna forma chiusa che hanno reso così popolare il melodramma italiano ". Nella Liacle la musica del B. si rivelò "essenzialmente melodica ", secondo un giudizio già espresso dal suo primo maestro Marinelli, senza esclusione, tuttavia, di un elemento sinfonico logico e severo, che, "guidato… da un finissimo intuito di teatralità, raggiunge alle volte espressioni di vera drammaticità ".
L'opera seguente, Il pastore, su libretto di A. Lega e G. Perico, venne eseguita il 7 sett. 1920 nello stesso teatro e sollecitò la presenza dei più autorevoli critici musicali, che confermarono i loro giudizi sulle qualità artistiche dei Berlendis.
Verso la fine dell'anno scolastico 1920-21, essendosi allontanato il direttore dell'Istituto musicale, A. D'Erasmo, la direzione fu affidata al B., che, insieme con le relative cattedre di armonia, contrappunto e composizione, vi svolse la sua attività a partire dal 1921-22, con un interinato di A. Donini per l'anno scolastico 1922-23 (Geddo). Il 15 sett. 1923 il B. fece ancora eseguire al Teatro Donizetti La Cenerentola di A. Zerbini e G. Perico (ridotta poi per canto e pianoforte, Bergamo 1936); nel 1925 compose Violante (su libretto di A. Lega e G. Perico, dalla Notte di agguati di V. Soldani), opera non rappresentata, e Lo zio Salomone, operetta di C. Vizzotto e Ostavi, rappresentata postuma al Teatro Balbo di Torino (28 nov. 1925). Nello stesso anno 1925, il 5 agosto, il B. morì a Bergamo.
"Schietto temperamento d'artista" dall'abbondante estro inventivo, il B. fu "una delle figure più nativamente dotate, più naturalmente portate a produrre musica, essendo in esse la musica natura prima" (Geddo). A testimonianza di ciò, egli ha lasciato oltre alle opere sopra citate, numerose composizioni (circa centocinquanta romanze da camera, liriche, inni, melologhi per orchestra, di cui uno eseguito al Teatro Donizetti, cantate per cori, soli e orchestra, pezzi per pianoforte), alcune delle quali notevolmente significative di affermazioni future., Pubblicò anche a Bergamo nel 1925 un'opera di carattere didattico: La melopea educativa.
Bibl.: A. Marinelli, La morte del maestro E. B., in La Riv. di Bergamo, IV(1925), n. 45, pp. 2475 s.; G. Donati-Petteni, L'Istituto musicale G. Donizetti. La Cappella di S. Maria Maggiore. Il Museo Donizettiano,Bergamo 1928, pp. 153 s.; G. B. Pinetti, Teatro Donizetti (già Riccardi)…, Bergamo 1937, pp. 102-104, 108, 110, 169 s.; A. Geddo, Bergamo e la musica, Bergarno 1958, pp. 293, 297, 306, 308, 333; C. Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti,I, p. 161; A. De Angelis, L'Italia music. d'oggi. Diz. dei Musicisti, Roma 1928, pp. 61 s.