DEVASINI (De Vasini), Edoardo
Nacque il 12 ag. 1848 a Casale Monferrato (prov. di Alessandria) da Giuseppe, compositore e direttore d'orchestra, e da Rosa Rosinganna. Indirizzato ancor giovane agli studi musicali dal padre, frequentò l'istituto musicale di Ostiglia prima di ritornare nella sua città natale per svolgervi un'intensa attività artistica, sino a quando, l'11 ott. 1920, lo colse la morte.
A Casale il D. ricoprì l'incarico di violista al teatro Municipale, ma soprattutto divenne il direttore della banda di musica cittadina, la quale, in concorrenza con quella del ricovero di mendicità e con la fanfara del genio, si contendeva il primato di ascolto e preferenza nei concerti in piazza Carlo Alberto.
L'attività musicale cittadina nella seconda metà del XIX secolo era fiorente nella provincia monferrina ed il D. intendeva assumere un ruolo di ancora maggior prestigio rispetto a quello offertogli dall'essere capobanda municipale. Superando infatti le ostilità contingenti, riuscì ad organizzare dei concerti bandistici in cui si vedevano riunite le formazioni musicali cittadine di gran parte del circondario. Per il centenario della nascita di Rossini, poi, il D. riunì in piazza Castello, il 18 apr. 1892, le tre bande casalesi in un concerto che proponeva una scelta dalle più famose opere del compositore pesarese.
L'impresa più ambiziosa ebbe luogo il 24 apr. 1893, in occasione delle celebrazioni per il 25º anniversario di matrimonio dei sovrani, quando il D. diresse in un concerto ben ventiquattro formazioni bandistiche affluite a Casale su suo invito. Dopo momenti di grande notorietà, l'attività del D. come direttore di banda e compositore andò diminuendo, sino a quando, alla fine del secolo, decise di abbandonare il posto di capobanda: ciò può essere collegato al fatto che nel frattempo egli aveva intrapreso l'attività di editore musicale e commerciante in strumenti musicali, attività che lo appassionava ma che richiedeva un impegno costante. Nel 1879 era infatti nata l'Agenzia emporio internazionale "Il fornitore del musicista", con annesso lo Stabilimento musicale e istrumentale E. De Vasini, con sede in via del Tribunale 4 a Casale, poi anche in corso di porta Vittoria 1 a Milano.
L'intenzione del D. era di creare una casa editrice per poter liberamente pubblicare le musiche scritte da lui e dai suoi amici dilettanti, dedicate in special modo ai gruppi bandistici; nel catalogo apparivano comunque anche brani per strumenti solisti, o per altre formazioni musicali, ma il genere ballabile risultava sempre il favorito dagli autori.
Sulla scia della fondazione di questa casa editrice, l'anno seguente, 1880, il D. dava alle stampe una rivista intitolata La Gara musicale, rivista che, secondo lo Schmidl, venne pubblicata con successo per tre anni, ma della quale oggi non resta alcuna copia (come d'altronde non resta traccia di quasi tutto ciò che la casa editrice aveva stampato nel corso di anni di attività). La Gara doveva emulare nel suo piccolo la famosa Gazzettamusicale di Ricordi, presentando al suo interno articoli, saggi, recensioni sempre di argomento musicale, nonché pubblicare le composizioni che gli abbonati avrebbero inviato alla redazione. In questi anni il D. andò compilando un copioso catalogo della sua casa editrice, dedicato quasi esclusivamente a marce e ballabili per pianoforte o banda, suscitando interesse intorno alla sua rivista. Il D. infatti lanciava dalle pagine della Gara appelli alla professionalità e decoro artistico all'interno delle formazioni bandistiche (forse memore dell'esempio del padre) ed indiceva seguitissimi concorsi per composizioni originali dedicate ad organici di banda.
Nel 1905 il D. pubblicò una nuova rivista, La Musica degli altri, che si riprometteva di seguire l'esempio della Garamusicale, ma con l'ambizione di valicare i confini nazionali per estendersi verso il mercato francese.
Del D. si possono ricordare alcuni brani, fra cui Un ballo a corte (valzer per pianoforte); Sempre mesta! (mazurka per pianoforte); Timpano perpetuo (polka per pianoforte); Attenti! (marcia per banda), tutti conservati presso la Biblioteca del conservatorio di Roma. Inoltre nella Biblioteca del conservatorio di Milano si trova la marcia per pianoforte Rimembranze di Cagliari, edita a Milano, mentre l'unico manoscritto pervenuto è il valzer Dolori e danze, conservato nella Bibl. com. F. Trisi, a Lugo. Per quanto riguarda le riviste edite dal D. l'unica superstite è il primo numero de La Musica degli altri, aprile 1905, presso il conservatorio di Roma.
Fonti e Bibl.: Elettore casalese, 16 genn., 27 febbr., 16 apr., 29 maggio, 27 ag., 19 nov., 24 dic. 1880; 16 genn., 18 marzo, 14 ott., 30 dic. 1881; 8 apr., 26 maggio 1892; 17 marzo, 5 maggio, 18 ag. 1893; 22 sett. 1905; 15 ott. 1920; P. Rattalino, Editori di musica nell'Italia dell'Ottocento, in Terzo programma, Roma-Torino 1965, p. 245; S. Martinotti, L'Ottocento strumentale ital., Bologna 1972, p. 567; F. Pazdirek, Univ. Handbuch der Musikliteratur, II, p. 244; C. Schmidl, Diz. universale dei musicisti, I, p. 442; B. Rossi, Diz. dei musicisti casalesi o monferrini, Casale 1942, p. 25.