SANGUINETI, Edoardo
(App. IV, III, p. 263)
Poeta, romanziere, critico italiano. La produzione poetica di S. si è svolta coerentemente sulla linea inaugurata dalla serie Reisebilder, con il recupero di una poetica di matrice crepuscolare. L'appiattimento e la banalizzazione dei modi espressivi e del linguaggio, l'avvicinamento alla prosa con l'impiego di un verso sempre meno franto contribuiscono a liquidare, con la presa d'atto della fine di un'epoca, la tensione avanguardistica caratteristica delle prime opere.
Le raccolte Postkarten 1972-1977 (1978), Stracciafoglio. Poesie 1977-1979 (1980), Scartabello (1981), riunite poi insieme ad altre precedenti in Segnalibro. Poesie 1951-1981 (1982), sono accomunate da una struttura modulare di diario privato e di viaggio, in cui la scrittura serve a ricomporre un'identità fisica intima e sociale frantumata e dispersa. L'"intasamento verbale" della pagina, vergata sulla spinta di un'occasione precisa e ben individuabile e poi subito stracciata, risponde alla necessità di superare, fermando l'istante nella scrittura, l'isolamento e l'alienazione dell'io nel mondo. Nelle successive raccolte, Bisbidis (1987) e Senzatitolo (1992), la strutturazione del testo come partitura crittografica di stili, toni e colori, testimonia una persistente vocazione parodistica e una costante tendenza alla contaminazione con la ricerca scenica, musicale e pittorica. Entrambe le spinte si erano composte già in Faust. Un travestimento (1985), che traduce liberamente il testo goethiano interpretandolo in modo straniante con una mescolanza di linguaggi, di stili e di generi (la sceneggiata e il teatro epico, l'avanspettacolo, la tragedia e l'operetta). Nella stessa direzione si pone la Commedia dell'Inferno. Un travestimento dantesco (1989), rivisitazione della prima cantica, in cui l'acceso plurilinguismo, la fruizione delle tecniche scenografiche e gestuali concorrono a una felice e inedita enucleazione della carica drammatica insita nel poema. All'attività creativa S. continua ad affiancare l'opera del saggista interprete della società e della cultura contemporanee (Scribilli, 1985; Ghirigori, 1988, che raccolgono scritti già apparsi su giornali) e quella di critico letterario (La missione del critico, 1987). Sono stati inoltre ristampati un altro dei suoi volumi di critica letteraria, Il realismo di Dante (1980), e il romanzo Capriccio italiano (1987).
Bibl.: R. Esposito, in Le ideologie dell'avanguardia, Napoli 1976; T. Wlassics, in AA.VV., Innovazioni tematiche, espressive e linguistiche della letteratura italiana del Novecento, Firenze 1976; G. Gramigna, in Il Corriere della Sera, 27 aprile 1980; M. Marchi, in Alcuni poeti, Firenze 1981; N. Lorenzini, Scartabellando Sanguineti: anatomia di una scrittura ''mise à nu'', in Il Verri, s. 6, 26-27 (1982); F. Bettini, La ''scrittura materialistica'' di Edoardo Sanguineti, in L'ombra d'Argo, i, 1-2 (1983); M. Pieri, in Una stagione in Purgatorio; schegge per una storia di scritture minimamente diversa, Parma 1983; J. Picchione, Il ruolo del lettore di fronte all'aspro stil novo dei Novissimi, in Studi novecenteschi, xi, 27 (1984); A. La Torre, La magia della scrittura. Moravia, Malerba, Sanguineti, Roma 1987; F. Curi, Struttura del risveglio. Sade, Sanguineti, la modernità letteraria, Bologna 1991; A. Pietropaoli, Unità e trinità di Edoardo Sanguineti, Napoli 1991.