GERHARD, Eduard
Archeologo, nato a Posen il 29 novembre 1795, morto a Berlino il 12 maggio 1867. Compì i suoi studî a Breslavia e a Berlino, occupandosi principalmente, all'inizio della carriera, di filologia greca. Fu dapprima professore di ginnasio. Nel 1820 venne in Italia e quivi si volse agli studî d'archeologia. A Roma soggiornò, tuttavia con lunghi intervalli, dal 1822 al 1837, compiendo viaggi in ogni parte d'Italia. Egli si venne così formando quella vasta conoscenza diretta dei materiali archeologici, che, a suo parere, doveva essere la base necessaria di ogni ricerca. Fu questo uno dei canoni principali introdotti dal G., il quale d'altro lato considerò i monumenti non più soltanto in sé, quanto piuttosto come una fonte per la ricostruzione della cultura antica: di questa egli in particolare si volse allo studio della mitologia, nella quale, con concetto tuttavia errato, egli voleva vedere un insieme organico e completo di credenze religiose. Non trascurò peraltro altri campi, come ad es., quello della topografia di Roma antica. A Roma il G. fondò dapprima la Società degli Iperborei; ma ben più largo respiro e conseguenze di durevole effetto ebbe la fondazione dell'Instituto di corrispondenza archeologica, inaugurato il 21 aprile 1829 e nel 1871 trasformato in Istituto archeologico germanico: di esso egli seguitò a guidare le sorti anche dopo il suo ritorno in Germania. Nel 1833 ebbe il posto di archeologo presso il museo di Berlino, con l'incarico, tra gli altri, di compier viaggi per acquisti; fu membro dell'Accademia delle scienze e nel 1843 professore all'università.
Copiosissima fu la sua produzione, e in gran parte dedicata alla raccolta e alla pubblicazione di materiali inediti. Ricordiamo: Della basilica Giulia ed alcuni siti del Foro Romano, in Effemeridi letterarie, Roma 1823, dove per primo fissò con precisione il sito della basilica; Roms antike Bildwerke, Monaco-Stoccarda-Tubinga 1827 (che riguarda soprattutto i monumenti dei musei vaticani); Beschreibung der Stadt Rom (in collaborazione col Platner e col Bunsen), Stoccarda-Tubinga 1829; Neapels antike Bildwerke, I, Stoccarda-Tubinga 1828 (in collaborazione col Panofka); Griechische Mythologie, voll. 2, Berlino 1854-1855; Berlins antike Bildwerke, 1ª parte, Berlino 1836; Neuerworbene Denkmäler,1-3, Berlino 1836-1846; Griechische, etruskische, campanische Trinkschalen, Vasenbilder, etc., d. k. Museum, voll. 4, Berlino 1840-1850; Etruskische Spiegel, voll. 4, Berlino 1843-1868; Auserlesene griechische Vasenbilder, hauptsächlich etruskischen Fundorts, voll. 4, Berlino 1840-1858. Altre opere iniziò senza condurre a termine: una raccolta di fonti per la topografia romana; una di opere di scultura: Antike Bildwerke; un'altra di sarcofagi etruschi, poi pubblicata dal Brunn. Numerosi sono i suoi articoli negli Hyperboreisch-römische Studien für Archäologie, voll. 2, Berlino 1833-1852, nel Bullettino e negli Annali dell'Instituto (da ricordare in particolare il Rapporto volcente), nell'Archäologische Zeitung e nei Winckelmannsprogramme, da lui fondati.
Bibl.: O. Jahn, E. G., in Gesammelte akademische Abhandlungen und kleine Schriften von E. G., 2 voll., Berlino 1866-68.