SIEVERS, Eduard
Germanista, nato a Lippoldsberg presso Hofgeismar il 25 novembre 1850. Studiò a Lipsia e Berlino; dal 1871 straordinario, dal 1876 ordinario a Jena, passò nel 1883 a Tubinga, nel 1887 a Halle, nel 1892 a Lipsia, ove morì il 30 marzo 1932.
L'edizione di Taziano (1872, 2ª ed. 1892), in latino e in tedesco antico è la prima di una serie di antichi testi germanici, quali i Murbacher Hymnen (1874), il Heliand (1878), la Oxforder Benediktinerregel (1887) e la monumentale pubblicazione Die althochdeutschen Glossen (voll. 4, Berlino 1879-98), in collaborazione con E. Steinmeyer. La fonetica storica e descrittiva lo ebbe fervido cultore, e i suoi Grundzüge der Phonetic (Lipsia 1874, 5ª ed., 1901) hanno a lungo tenuto il campo senza rivali. Connessi con quelli di fonetica sono i suoi lavori di metrica, specialmente germanica: Beiträge zur Skaldenmetrik (1878-79); Proben einer metrischen Herstellung der Eddalieder (1885); Zur Rhythmik des germ. Alliterationsverses (1887); Altgermanische Metrik (1892); Metrische Studien I-IV (1901-1919). Alla grammatica storica del germanico appartengono l'Angelsächsische Grammatik (1882; 3ª ed., 2ª ristampa 1921), varî contributi al Grundriss di H. Paul e diversi articoli nei Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache und Literatur, di cui fu condirettore a partire dal 1892.
Nel secondo periodo della sua vita il S., svolgendo idee di Joseph Rutz, fondò la Fonanalisi (Schallanalyse) dedicata allo studio delle reazioni psichiche che accompagnano l'emissione della parola (un'esposizione delle sue teorie è fatta dal S. in Stand und Aufgaben der Sprachwissenschaft, 1924, pp. 65-111), e tentò di applicarla alla critica dei testi tramandati soprattutto nel campo della metrica ebraica (fu notevole la sua polemica con H. Lietzmann a questo proposito nel volume Schallanalyse und Textkritik, Tubinga 1922); sulla base di questi nuovi principî studiò l'Antico e il Nuovo Testamento, testi slavi come il canto d'Igor, pubblicò i Nibelunghi e Kudrun (1921) nonché l'Edda (1922), di cui cercò con gli stessi mezzi di stabilire la cronologia (Festschrift E. Mogk, 1924, 15-19): nella serie di articoli Vedisches und Indogermanisches (in Indogerman. Forschungen, XLII e XLIII) applicò la fonanalisi a ricerche di preistoria linguistica.
Bibl.: O. Basler, in Neuphilolog. Mitteilungen, XXXIII, pp. 193-203; K. Luick, in Almanach der wiener Akademie der Wissenschaften, LXXXII, pp. 215-233. Cfr. anche Indogermanisches Jahrbuch, XVIII, pp. 8, 211.