GUGINO, Eduardo
Nacque a Vallelunga (Caltanissetta) il 15 giugno 1895, da Gaetano e da Vincenza Sinatra, proprietari terrieri. Nonostante una invalidante poliomielite infantile, riuscì a percorrere l'intero corso di studi e a laurearsi a Palermo in fisica nel 1919 e in ingegneria industriale nel 1923. Già nel primo anno del corso di laurea in fisica si mise in luce raccogliendo le lezioni che M. La Rosa dettava per l'anno accademico 1915-16.
Incaricato nelle scuole secondarie dell'insegnamento di fisica e chimica negli anni 1920-23, esercitò la libera professione fino al 1926, quando fu nominato assistente "provvisorio" (cioè incaricato) alla cattedra di meccanica razionale della facoltà di scienze di Palermo (allora tenuta da M. Gebbia). Nel 1930 conseguì la libera docenza nella stessa disciplina che insegnò, quale incaricato, a partire dal 1929, nell'Università di Messina (dove tenne anche, sempre per incarico, i corsi di fisica matematica e di matematica per chimici e naturalisti). Nel 1931 partecipò al concorso a professore straordinario alla cattedra di meccanica razionale dell'Università di Genova ma la commissione - pur apprezzandola - valutò la sua produzione "ancora molto ristretta".
Il G. aveva pubblicato, in realtà, già ben 14 lavori a stampa nei quali esponeva un suo teorema sull'effetto cinto-dinamico: nell'ultimo lavoro di questo gruppo (Il teorema del massimo effetto e sue più notevoli deduzioni, in Rendiconti del Circolo matematico di Palermo, s. 1, LV [1931], pp. 241-264), quasi una sintesi definitiva, era in effetti riuscito a stabilire il suo teorema, estendendolo al moto continuo e collegandolo ai principî variazionali di Gauss, Lagrange - Bertrand, Hertz e a un noto teorema di P.-É. Appell. Collaborò, inoltre, all'Enciclopedia Italiana (XVIII, 1933) con le voci Impulsivo, moto e Impulso.
La produzione scientifica del G. prese a specializzarsi in seguito in direzione della "meccanica analitica" e della geometria differenziale con i metodi del calcolo differenziale assoluto di G. Ricci-Curbastro e T. Levi-Civita, e nel 1933, grazie anche al decisivo appoggio di Levi-Civita (come risulta dalla fitta e appassionata corrispondenza raccolta nell'Archivio Levi-Civita, in Roma, presso l'Accademia dei Lincei), egli risultò secondo ternato alla cattedra di meccanica razionale dell'Università di Catania. Venne chiamato all'Università di Messina e l'anno successivo, grazie al trasferimento a Roma di G. Giorni, alla stessa cattedra dell'Università di Palermo, dove tenne anche per incarico, fino al collocamento fuori ruolo (1965), il corso di fisica matematica.
Il G. morì a Palermo il 19 giugno 1967, lasciando buona parte dei suoi numerosi beni all'Università e al Circolo matematico.
La produzione scientifica del G. non risulta di particolare ampiezza, sia per le precarie condizioni di salute sia perché, soprattutto nel secondo dopoguerra, la sua maggiore cura fu principalmente rivolta alla ricostruzione del Circolo matematico di Palermo. I suoi campi di ricerca furono principalmente quelli riguardanti l'elasticità (sulla scorta, ma con scarsi esiti, della pregevole tradizione palermitana dovuta a M. Gebbia), la meccanica analitica e la geometria differenziale.
Comunque, è senz'altro ai lavori di meccanica analitica che possono ascriversi i suoi principali contributi scientifici (si veda, tra l'altro, la nota firmata dal Levi-Civita al saggio del G.: Sulle equazioni dinamiche di Eulero-Lagrange secondo Hamel, in Rend. della R. Acc. naz. dei Lincei, cl. di scienze fisiche, s. 6, XXIII [1936], pp. 413-421; Una generalizzazione del teorema di Eulero sulle funzioni omogenee, in Rend. del Circolo mat. di Palermo, s. 1, LX [1936], pp. 124-128). S'è detto del suo teorema sul massimo effetto cineto-dinamico; si aggiunga che allo stesso ambito di ricerca vanno ascritti alcuni risultati relativi a sistemi con assegnati vincoli lisci, per i quali il G. arriva a esprimere le reazioni in funzione dell'atto del moto istantaneo. Importante il caso in cui le sollecitazioni sono posizionali: il G. ritrova (in modo indipendente) un risultato acquisito già da G.A. Maggi a proposito della scomposizione delle reazioni nella parte posizionale, cinetica e statica (Deduzione unitaria delle equazioni dinamiche del Maggi e dell'Appell, in Rend. della R. Acc. naz. dei Lincei, cl. di scienze fisiche, s. 6, XXIII [1936], pp. 406-412). Passando poi a sistemi con vincoli scabri e riprendendo idee di P. Painlevé, P.E. Daniele, B.J.N. Pfeiffer e dello stesso Maggi, il G. riesce anche in questo caso a esprimere le reazioni in funzione dell'atto istantaneo di moto.
Merito indiscutibile del G. è quello di essersi prodigato con tutti i mezzi alla rinascita del Circolo matematico di Palermo, un'istituzione che nel primo trentennio di esistenza (1884-1914) aveva raggiunto con i suoi Rendiconti, il vertice dei riconoscimenti internazionali. Gli eventi della prima guerra mondiale e poi le forti limitazioni, che la politica di fascistizzazione del paese aveva imposto a tutti gli organismi culturali, ne avevano fortemente limitato l'attività, che cessò del tutto quando il 9 giugno 1943, durante un'incursione aerea, la sede del Circolo venne completamente distrutta. Il G., succeduto a M. De Franchis (morto nel 1946), si impegnò con decisione avvalendosi anche della sua presenza all'Assemblea regionale siciliana (fu deputato del Fronte democratico popolare per la prima legislatura), nel tentativo di far risorgere l'istituzione: con decreto del 2 genn. 1947 fu nominato commissario del Circolo e provvide al recupero di ciò che rimaneva della sua biblioteca; mentre con l'appoggio determinante di F. Restivo, presidente della Regione, si riuscì a far approvare dall'Assemblea un provvedimento legislativo per la concessione di contributi (ordinari e straordinari) che permettessero la ripresa dell'attività editoriale (effettivamente realizzata col primo numero della nuova serie dei Rendiconti, apparso nel 1954).
Fonti e Bibl.: Relazione della Comm. giudicatrice del concorso a prof. straordinario alla cattedra di meccanica razionale della R. Univ. di Genova, in Boll. uff. del Ministero dell'Educazione nazionale, parte II, vol. I, 1932, n. 4, pp. 204-209; Relazione della Comm. giudicatrice del concorso per professore straordinario alla cattedra di meccanica razionale della R. Università di Catania, ibid., 1934, n. 17, pp. 1156-1165; Relazione della Comm. giudicatrice per la promozione del professore E. G. a ordinario di meccanica razionale… nella R. Università di Palermo, ibid., 1937, n. 22, pp. 1787 s.; E. Gugino, Il Circolo matematico di Palermo, in Atti del 1° Congresso internaz. di studi e scambi mediterranei, … 1953, Palermo 1956, pp. 152-166.