SCHENK, Eduarn von
Scrittore e uomo politico tedesco, nato il 10 ottobre 1788 a Düsseldorf, morto a Monaco il 26 aprile 1841. Nel 1813 entrò nella magistratura bavarese, nel 1823 era segretario generale del dipartimento della giustizia a Monaco. Nel frattempo erano avvenuti i due fatti più importanti della sua vita: il passaggio al cattolicismo (1817) e il viaggio in Italia (1822), durante il quale conobbe il Canova, la cui morte, avvenuta poco dopo l'incontro, gl'ispirò la sua prima opera poetica, il poema Canova's Tod. D'allora in poi collaborò alacremente a riviste e almanacchi: progettò drammi a sfondo storico-romantico e la sua casa divenne uno dei centri mondani e culturali di Monaco. La tragedia Belisar (1826) ottenne un grande successo. Lo stesso re, Luigi I, l'onorava della sua amicizia: nel 1825 gli affidò la direzione degli affari del culto e tre anni dopo il Ministero degl'interni. Allo Sch. sono dovute, tra il 1825 e il 1831, parecchie riforme nel campo culturale. Ma tanto nel campo religioso, quanto in quello politico la sua attività ebbe carattere fortemente reazionario, sicché il movimento liberale del 1831 lo costrinse a dare le dimissioni. Anche nel campo letterario la sua fama volgeva al tramonto: i tre volumi di drammi pubblicati nel 1829-35 non ebbero grande risonanza; migliore successo ebbe solo la tragedia postuma Bethulia (1842). Interesse destano invece ancora oggi i frammenti di un poema Ahasverus che risente, anche dal lato formale, dell'influenza che sull'animo dello Sch. aveva esercitato, fino dai suoi inizî letterarî, la Divina Commedia. Temperamento eclettico, lo Sch. non seppe costruire alcuna figura veramente viva: ed è qui soprattutto la ragione della scarsa vitalità della sua opera letteraria.
Bibl.: V. Goldschmidt, E. v. Sch., Leben und Werke (diss.), Marburgo 1909; J. Weyden, E. v. Sch. (diss.), Nimega 1932.