Drammaturgo (Washington 1928 - Montauk, New York, 2016). Esordì con gli atti unici The Zoo story (rappr. a Berlino 1959; New York, 1960); The death of Bessie Smith (Berlino, 1960; New York, 1961) e The American dream (New York, 1961). Finalmente Broadway gli aprì le porte inaugurando la stagione del Billy Rose Theatre con Who's afraid of Virginia Woolf? (1962), che fu poi rappresentato anche in Italia (1963). Ha scritto inoltre: Tiny Alice (1964); A delicate balance (1966); All over (1971); Seascape (1974); Three tall Wwmen (1991); Fragments (1993); The play about the baby (1996); The goat or who is Sylvia? (2000); Occupant (2001); Knock! Knock! Who's there!? (2003); Peter & Jerry (2004); Me myself and I (2007). Ha adattato per le scene romanzi di C. Mc Cullers (The ballad of the sad café, 1953) e di J. Purdy (Malcolm, 1966). A. è uno dei più moderati rappresentanti della "new wave" americana. La sua critica verso la società in cui vive è tutta negativa e di rifiuto, non esente tuttavia da un chiaro intento moralistico.