ALBEE, Edward
Drammaturgo americano, nato a Washington, D. C., nel 1928. Il suo teatro ha molti ed evidenti tratti comuni con il teatro europeo dell'assurdo pur traendo, con particolare scaltrezza, i propri umori vitali da un'intima penetrazione e rappresentazione della realtà americana.
Ampio successo di critica e di pubblico ebbe la sua prima opera teatrale estesa, Who's afraid of Virginia Woolf? (trad. it. Chi ha paura di Virginia Woolf?), del 1962, ancor oggi la più conosciuta anche in Italia. In una sorta di struttura rituale due coppie, una anziana e una giovane, si affrontano e scontrano nel salotto borghese di una cittadina universitaria, in un continuo scambio dei ruoli iniziali secondo figurazioni contrarie, quasi astratte, ad esprimere, nella desolazione d'una fuga dalla realtà a diversi livelli, l'ambigua e potente presenza, anche sociale, del mito o dell'illusione (qui esemplificata dal figlio immaginario) intorno a cui si scatena la violenza anche verbale dei sentimenti e dei rapporti umani. A quest'opera, a suo modo esemplare del miglior A., lo scrittore era giunto dopo un'esperienza di atti unici rappresentati in circuiti non commerciali e, in almeno due casi (Zoo Story del 1959 e The death of Bessie Smith del 1960), apparse prima in Europa (a Berlino) e poi a New York.
Il successivo Tiny Alice, del 1965, particolarmente ambiguo, ha ambizioni e modi pesantemente allegorici e spesso oscuri. Nello stesso periodo A. pone mano a una serie di adattamenti teatrali di opere narrative di autori diversi (da The ballad of the Sad Cafe, del 1963, a Malcolm, del 1966, a Everything in the garden del 1968). Con A delicate balance ("Un equilibrio delicato") del 1966 si era tornati al mondo di violenza, follia e solitudine di Who's afraid of Virginia Woolf?, ma il dramma ha taglio e soluzioni drammatiche assai meno freschi e robusti della prima opera. Quanto a Box-Mao - Box, del 1968, che affronta un tema più apertamente politico, essa appare più fortemente beckettiana e imitativa.
Scrittore brillante pur se diseguale, A. lega il suo nome alla stagione di rinnovamento teatrale newyorkese d'avanguardia, indicata come OffBroadway.
Bibl.: G. Weales, The Jumping-off place: American drama in the 1960's, New York 1969; R. Gilman, Common and uncommon masks: writings on theatre: 1961-1970, ivi 1971.