Attore, regista e scenografo inglese (Stevenage, Hertfordshire, 1872 - Vence 1966); figlio dell'attrice Ellen Terry, nel 1889 entrò nella Lyceum Company di Irving; recitò fino al 1897, dedicandosi poi solo allo studio dell'apparato scenico e della direzione di spettacoli. Raggiunta rapida fama d'innovatore, fu in Francia, Germania e Russia. Diresse (a Firenze) la rivista The Mask (1908-29) sulla quale pubblicò tra l'altro il famoso articolo The actor and the Über-Marionette, dove sosteneva la necessità della spersonalizzazione dell'attore e del ritorno alla maschera. Le sue teorie sono esposte principalmente nei libri The art of the theatre (1905) e Towards a new theatre (1913), dove reagisce alla messinscena realistica dominante alla fine del sec. 19º e sostiene la funzione determinante del regista quale assoluto arbitro dello spettacolo. Scrisse anche un volume di ricordi: Index to the story of my days: some memoirs, 1872-1907 (1957). Ha svolto un'opera stimolante in un momento particolarmente critico per il teatro europeo.