LESLIE, Edward Thomas Cliffe
Economista, nato nel 1827 nella contea di Wexford (Irlanda), morto il 27 gennaio 1882 a Belfast. Dal 1853 fu professore di giurisprudenza ed economia politica al Queen's College di Belfast, e nel 1869 venne nominato esaminatore in economia nell'università di Londra.
Nel 1870 riunì in un volume varî suoi studî editi e inediti sotto il titolo di Land Systems and industrial Economy of Ireland, England and Continental Countries (Londra), nei quali è posta in molta evidenza l'importanza della questione della terra nei più assillanti problemi inglesi. A questa parte della sua produzione si ricollegano, tra varî articoli, di riviste, due volumi pubblicati sotto gli auspici del Cobden Club: Land system of France (1870), contenente una difesa della piccola coltura e della piccola proprietà, e Financial Reform (1871), critica dell'imposta indiretta e delle sue dannose conseguenze per la produzione e il commercio.
Già in queste opere è evidente la caratteristica del pensiero economico di L. Sin dai suoi primi scritti di riviste, sin dal suo primo volume, The military systems ofEurope economically considered (Belfast 1856), e con maggior evidenza negli studî successivi si nota la spiccata tendenza a una considerazione storica dei fatti economici, la preoccupazione di trovare le cause delle loro varie fasi nelle molteplici manifestazioni della vita sociale, la ripugnanza a ogni presuntuosa generalizzazione. Le sue convinzioni metodologiche circa l'economia politica si trovano adeguatamente illustrate in due saggi notevoli pubblicati, il primo, nel periodico dell'università di Dublino, Hermathena (IV, 1876), e il secondo nella Fortnightly Review del gennaio 1879, sotto il titolo significativo di Political Economy and Sociology, e raccolti poi, insieme con molti altri, nel volume Essays in Pomical and Moral Philosophy (2ª ed., Dublino 1888). Egli vi si afferma, dopo una critica al metodo deduttivo degli economisti classici, fautore del metodo storico nelle indagini di economia politica, onde è stato giustamente chiamato l'iniziatore della scuola economica storica inglese. Pare che le concezioni di L. si siano maturate indipendentemente dall'influenza della scuola economica storica tedesca. Quale espressione della sua ormai matura consapevolezza dell'importanza del nuovo metodo storico, egli pubblicò nella Fortnightly Review del novembre 1881, uno studio: History andfuture of Profit, ritenuto un capitolo di quella grande storia economica inglese progettata e in parte scritta, il cui manoscritto era stato smarrito a Nancy nel 1872. L. rappresenta con J. Cairnes e W. Jevons, per via diversa, uno dei momenti di trasformazione del pensiero economico inglese classico.
Bibl.: E. de Laveleye, Les tendances nouvelles de l'économie politique en Angleterre, in Revue des Deux Mondes, 1881; L. Price, a short history of Political Economy in England, Londra 1891.